Naguib Sawiris, l'ex patron di Wind, si candida a diventare il primo azionista di Telecom Italia. Il Consiglio di Amministrazione, interpellato dalla Consob, ha confermato di aver ricevuto una manifestazione di interesse a investire "mediante sottoscrizione di nuove azioni". Si parla di circa 5 miliardi di euro, che considerata la capitalizzazione dell'azienda consentirebbero di arrivare al 30%.
Secondo il Wall Street Journal però l'offerta di Sawiris potrebbe trovare ostacolo nei regolamenti, obbligando a due strategie alternative. La prima potrebbe essere quella di volgere lo sguardo a tutto il capitale di Telecom Italia; la seconda invece potrebbe essere quella di convincere gli azionisti di riferimento a diluire le loro quote di controllo.
Naguib Sawiris
"Evidentemente se c'è un interesse da parte di un soggetto per Telecom Italia vuol dire che dentro l'azienda c'è un importante valore. Fa piacere che questo interesse ci sia", ha commentato Franco Bernabè, presidente di Telecom Italia. "La lettera verrà approfondita e valutata", ha aggiunto il presidente di Generali, Gabriele Galateri.
Inizialmente si pensava che Sawris fosse interessato ad acquisire la quota di Telefonica in Telco, la holding di Telecom Italia che comprende Mediobanca, Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo e Sintonia. Da ricordare che Telco controlla l'azienda con il 22,402% delle azioni.
La Borsa di Milano ha accolto positivamente la notizia spedendo il titolo in rialzo del 6 per cento. Il progetto di Sawiris appare credibile poiché bisogna ricordare che la cessione di Wind ai russi di Vimpelcom gli ha fruttato 7 miliardi di dollari: due sono stati destinati al debito contratto in passato con i fondi Apax, Madison e Ta; il resto potrebbe essere giocato su Telecom Italia.