Telecom Italia non permetterà mai che venga attuato lo scorporo dei servizi dalla rete. Franco Bernabè, AD di Telecom Italia, è stato categorico rispetto alle questioni sollevate dal viceministro allo Sviluppo economico Paolo Romani. Non esiste un problema di "italianità" e non è prevista un'azione di separazione, insomma.
Franco Bernabè, AD di Telecom Italia
"Telecom Italia è una società italiana. Telco è una parte degli azionisti che detiene il 25%. I problemi di Telco riguardano gli azionisti di Telco. Ci si dimentica spesso che Telefonica non è azionista di Telecom Italia, ma di Telco", ha dichiarato Bernabè.
"All'epoca l'operazione venne fatta da un gruppo di azionisti italiani per impedire che una partecipazione italiana venisse acquisita da Slim e AT&T. Nel corso di questo periodo gli azionisti di Telco hanno fatto quello che dovevano fare nell'interesse di Telecom Italia, non solo per sostenere un progetto italiano di rilancio ma anche per consentire all'azienda di riprendere un proprio cammino di crescita. Un percorso che, ad oggi, non si è interrotto".
Per quanto riguarda il cosiddetto scorporo, Bernabè è sembrato inamovibile. "Telecom Italia è la rete e senza la rete non c’è Telecom Italia. Con fatica si sono messe insieme quelle società regionali che avevano ciascuna un pezzetto della rete e si è creata una grande infrastruttura che è di qualità notevoli anche a livello internazionale. Siamo stati precursori e abbiamo l’ambizione di tornare a esserlo".
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