Telecom snobba la fibra: non arriverà nelle case

Il presidente esecutivo di Telecom Italia ha confermato lo sviluppo broadband non prevede la fibra nelle case degli italiani, bensì soluzioni miste basate su vectoring. Il digital divide dei piccoli comuni sarà affrontato invece con la tecnologia LTE.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia non è interessata a portare la fibra ottica nelle case degli italiani. Il dibattito sulla NGN italiana potrebbe finire qui, se si dovesse dare credito alle affermazioni che il presidente esecutivo Bernabè ha reso al Sole 24 Ore. 

"La fibra è diventata un fatto ideologico perché fibra e rame coesisteranno. Telecom posa 200mila chilometri/fibra ogni anno, che sono un capitolo dei 3 miliardi che investiamo annualmente nella rete", ha dichiarato l'alto dirigente Telecom. 

Bernabè, e se scorporassimo la rete dai servizi?

"Senza contare poi che le perfomance garantite dal rame stanno crescendo e che tecnologie come il vectoring consentiranno senza troppi problemi di raggiungere i 100 megabit. Le architetture di rete si evolvono e si irrobustiscono (Le reti ADSL in rame rendono, perché cambiare?)". In pratica grazie al VDSL2 la rete in fibra è prevista tra la centrale e le cabine di quartiere, ma in casa al doppino arriva sempre il rame.

A sentire Bernabè la priorità dovrebbe essere quella di "colmare il digital divide nei distretti industriali" che spesso coincidono con aree a fallimento di mercato. Nei piccoli comuni invece si potrebbe giocare la carta LTE. Insomma il presidente condivide la visione che aveva espresso il Governo a settembre 2010.

Cubovision, uno dei grandi progetti Telecom

"In Italia non c'è più posto per quattro operatori di telefonia mobile: non sono io a dirlo, ma la durissima asta sulle frequenze 4G che si è appena conclusa, una specie di arena nella quale gli operatori hanno combattuto", ha sottolineato il dirigente. "E infatti Tre Italia è rimasta a secco (ma può farne a meno, NdR) degli 800 Mhz la banda più pregiata sulla quale noi, Vodafone e Wind eravamo obbligati a mettere le mani. Ma andiamoci piano, razionalizzazione del mercato non significa che Telecom sia intenzionata a comprarsi Tre". 

Videotel, come dimenticare?

E queste ultime affermazioni a nostro parere sono la cartina di tornasole della miopia Telecom. Mentre il mondo assiste alla moltiplicazione degli operatori con conseguenze dirette sulla competizione, l'ex-monopolista parla di spazio insufficiente. E si permette anche di dire che non sarebbe interessata all'eventuale acquisizione di Tre Italia, come se l'Antitrust fosse un'autorità ancora da inventare. In effetti...

Facciamo così allora. Limitiamoci a recepire l'intera direttiva europea sulle TLC che prevede per le authority nazionali la possibilità di imporre la separazione delle reti dai servizi agli ex-monopolisti. Dopodiché Telecom Italia potrà essere libera di competere sul mercato come più le aggrada.