BidMyBill: clienti mobili all'asta, a chi offre di più

Un imprenditore inglese ha realizzato BidMyBill un sito che permette agli operatori telefonici di partecipare ad aste per assicurarsi i favori degli utenti. Il funzionamento è semplice, basta inserire i dati relativi al proprio traffico telefonico e stabilire le caratteristiche ideali del contratto che si sta cercando. L'asta dura sette giorni ed è gratuita.

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a cura di Roberto Caccia

L'imprenditore inglese Dave Bell ha realizzato BidMyBill, un sito web che permette alle compagnie telefoniche di fare offerte personalizzate ai clienti in cerca di un nuovo gestore, in base al loro traffico voce, sms e dati.

L'idea è di permettere alle aziende di competere in una sorta di asta al ribasso, in modo da consentire agli utenti di risparmiare soldi e tempo, evitando di cercare affanosamente il piano tariffario più adatto alle proprie esigenze.

Un noto testimonial di una compagnia telefonica. Rimarrà senza lavoro, con BidMyBill?

"Il progetto è nato circa 18 mesi fa. Stavo cercando un nuovo contratto telefonico e ho analizzato numerose offerte, compresi gli sconti del mio operatore per non cambiare compagnia. Così ho pensato di offrire la mia proposta di rinnovo contrattuale ad altri operatori", dichiara Bell.

L'imprenditore ha avuto l'idea di condividere i dati delle sue bollette su un portale destinato alle compagnie telefonico, ovviamente togliendo i dati personali, e ha aperto un'asta di sette giorni per ricevere l'offerta più vantaggiosa. Così è nato BidMyBill, ma come funziona? Il sito è gratuito e dopo la registrazione si devono inserire i propri dati relativi al traffico telefonico, scegliendo una delle tre modalità disponibili.

Una schermata di BidMyBill - Clicca per ingrandire

Il modo automatico è il più semplice, basta comunicare username e password del proprio conto online e BidMyBill si occuperà di tutto il resto. Il secondo modo prevede l'upload delle bollette mensili (il sito rimuoverà automaticamente tutti i dati sensibili) mentre con l'ultima modalità manuale (quella che ci convince di meno) bisognerà stabilire l'uso del proprio telefono attraverso una serie di opzioni.

Una volta caricati i dati si devono selezionare le caratteristiche ideali per il nuovo contratto telefonico, come tipologia di smartphone, eventuali network preferiti e così via. L'asta dura una settimana e durante il periodo si può controllare lo stato dell'inserzione e valutare le offerte ricevute. Ovviamente, se si trova una tariffa conveniente è possibile interrompere la trattativa anche prima dei sette giorni standard.

Il progetto è interessante e punta a invertire le regole del mercato. Gli utenti non dovranno più "impazzire" spulciando i siti web degli operatori o affidandosi ai servizi di comparazione delle tariffe. Tuttavia ci sono alcune caratteristiche che non convincono pienamente.

Cosa succede se un utente inserisce manualmente dati di traffico che non corrispondono all'uso reale del proprio telefono? E soprattutto, quanta libertà possono avere gli operatori nell'offerta di tariffe e contratti personalizzati?

Per ora non è facile rispondere a questa domande, ma la soluzione si potrebbe trovare grazie a un'apposita regolamentazione delle offerte e a norme un po' più severe sull'inserimento dei propri dati tariffari.