Terzo bando Infratel, firmata la concessione con Open Fiber. Si può partire

Infratel e Open Fiber oggi hanno firmato la concessione per il terzo bando delle aree bianche di Puglia, Calabria e Sardegna.

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a cura di Dario D'Elia

I "lavori" del terzo bando Infratel, riguardanti 959 comuni in aree a fallimento di mercato di Puglia, Calabria e Sardegna, possono partire: oggi è stata firmata la concessione. L’amministratore delegato di Infratel, Domenico Tudini e l’Amministratore delegato di Open Fiber, Elisabetta Ripa, hanno infatti firmato il contratto di concessione che completa il lotto del Progetto Banda Ultralarga.

Il primo e secondo bando sono entrati nel vivo da diverso tempo, ma mancava all'appello ancora l'ultima tranche. Com'è risaputo la gara, come le due precedenti, è stata aggiudicata da Infratel, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico, alla Società Open Fiber, che dovrà costruire e manutenere in concessione per 20 anni la rete pubblica realizzata nelle aree bianche.

"L’infrastruttura, abiliterà i servizi a banda ultralarga in Puglia, Calabria e Sardegna utilizzando un finanziamento pubblico di 103 milioni di euro. Il completamento dei lavori è previsto entro tre anni dalla firma del contratto", puntualizza la nota ufficiale.

Nello specifico si parla del collegamento di oltre 317 mila unità immobiliari in 959 comuni e riguarderà oltre 400 mila cittadini (qui l'elenco). Questo avverrà implementando una rete in fibra che sarà in grado di erogare servizi ultra-broadband sfruttando architetture FTTH (fiber-to-the-home) e in alcuni casi per le aree più remote FWA (Fixed Wireless Access). "Infratel sarà impegnata nelle fasi di verifica e approvazione della progettazione, nei collaudi e nell’alta sorveglianza", prosegue la nota.

Grande soddisfazione è stata espressa da Domenico Tudini, amministratore delegato Infratel. "Con questa aggiudicazione si completa la prima fase della Strategia Italiana per la Banda Ultralarga relativa alle Aree Bianche, uno dei progetti infrastrutturali più ambiziosi ed importanti di cui il Paese ha bisogno per il suo sviluppo. Inoltre con l’avanzamento e la chiusura delle attività programmate con i due bandi precedenti, diventerà progressivamente operativa la fruizione di un servizio di alta capacità da parte dei cittadini, la fibra arriverà direttamente all’interno di case e imprese", ha commentato l'AD.

Sulla stessa linea Elisabetta Ripa, amministratore delegato Open Fiber: "Siamo soddisfatti di esserci aggiudicati tutti e tre i bandi per la realizzazione della rete a banda ultralarga nelle aree bianche. Connettere tutto il Paese con una rete interamente in fibra ottica è fattore essenziale per garantire a tutti parità di accesso alle tecnologie e ai servizi di oggi e a quelli che saranno sviluppati in futuro. Grazie allo sforzo congiunto tra Ministero dello Sviluppo Economico, Infratel, enti locali e Open Fiber porteremo l’Italia a recuperare il gap tecnologico accumulato negli anni passati".

La roadmap dei prossimi mesi

Open Fiber, firmata la concessione, adesso potrà procedere nei prossimi 9-12 mesi a completare la progettazione, ottenere le autorizzazione per l'avvio lavori e bandire e assegnare le gare alle imprese per materiali, opere e sicurezza. "Per rispettare i tempi di esecuzione è necessario che il rapporto con tutti gli enti della pubblica amministrazione coinvolti nel rilascio delle autorizzazioni si svolga in tempi ragionevoli anche grazie alle conferenze dei servizi che semplificano e razionalizzano i tempi di attuazione dei progetti", sottolinea l'azienda.

Il piano BUL complessivamente prevede:

  • 100 Mbps fino all’85% della popolazione
  • 30 Mbps della restante quota di popolazione italiana
  • 100 Mbps di sedi ed edifici pubblici (scuole, ospedali etc.), delle aree di maggior interesse economico e concentrazione demografica, delle aree industriali, delle principali località turistiche e degli snodi logistici.

Attualmente i primi due Bandi vedono impegnate 85 imprese sul territorio per le attività di realizzazione della rete con 3.500 risorse minime garantite dalla prima tranche di gare e in realtà 4.000 risorse effettivamente rilevate sui cantieri a dicembre 2018. "Ulteriori risorse saranno mobilitate in relazione alla seconda tranche di gare d’appalto", sottolinea Open Fiber.

Nel corso del 2019 è prevista l’apertura di nuovi cantieri in 2.000 comuni e il collaudo di più di 500 nei quali saranno attivati i servizi ai cittadini.