Test - risoluzione

Recensione - Test della Panasonic LX-7, gemella diversa della Leica D-Lux 6. DNA comune, identica, grande ottica e maggiore attenzione all'impugnatura per la versione Panasonic.

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a cura di Tom's Hardware

Test - risoluzione

La Lumix LX-7 produce immagini JPEG equilibrate, caratterizzate da un'elevata nitidezza che, però, non sconfina nella generazione di artefatti - almeno a bassa sensibilità. La buona notizia per l'utente è quindi che la fotocamera è in grado di produrre già un ottimo JPEG, e che di norma non sarà necessario "scomodare" il formato RAW, se non per quelle immagini davvero importanti per le quali si vuole avere un po' di margine d'azione in più.

Stranamente, il dato di risoluzione è superiore a quello esibito dalla Leica D-Lux 6. Il software di analisi accredita la LX-7 di circa 1900 LW/PH. Osservando visivamente il target di risoluzione ci si rende conto che il punteggio è forse troppo generoso, influenzato da un fattore di nitidezza maggiore per Panasonic rispetto a Leica, e che l'estinzione del pattern si ha in effetti in corrispondenza di circa 1800 LW/PH. Pur se minore di quanto raccontato dal dato numerico, il divario comunque esiste, ed è a favore di Panasonic.

Nemmeno la LX-7, però, arriva a battere la diretta concorrente Olympus XZ-2, che si conferma quindi regina di dettaglio per i sensori di questo formato. A maggior ragione, non può competere con modelli dotati di sensori di maggiori dimensioni, almeno per quanto riguarda il livello di dettaglio al centro del fotogramma. L'ottica conferma le sue qualità in termini di tenuta ai bordi, dove la nitidezza cala in modo marginale e l'aberrazione cromatica rimane assolutamente invisibile a occhio nudo.