Tutti vogliono la PEC, e il sito va in tilt

Il nuovo servizio di posta elettronica certificata, ieri, ha avuto un grande successo. Purtroppo solo 15mila cittadini sono riusciti ad attivare le procedure di registrazione. L'alto traffico ha fatto andare il sito a singhiozzo.

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a cura di Dario D'Elia

Il servizio PEC (posta elettronica certificata), inaugurato ieri, ha consentito a circa 15mila cittadini di avviare le procedure di registrazione non senza problemi. Lo strumento che dovrebbe mettere uno stop alle file, di fatto, ha creato un ingorgo digitale "per colpa" di 150mila contatti. Postacertificata.gov.it è praticamente andato in tilt per il troppo traffico, alternando operatività alla scritta come "È stato raggiunto il numero massimo di connessioni. Riprovare più tardi. Grazie".

Posta Certificata, la homepage. Per chi non l'avesse vista

"Il servizio renderà sempre più veloce e comodo il dialogo con le istituzioni e semplificherà le procedure, permettendo ai cittadini di inviare e ricevere online messaggi di testo e allegati che hanno il medesimo valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno senza l'obbligo di recarsi personalmente agli sportelli della P.A. centrale o locale", si leggeva in un comunicato di presentazione (Posta elettronica certificata per tutti gli italiani).

Già peccato però che il primo giorno è stato "poco efficiente". Affermare che la responsabilità è da imputarsi ai realizzatori Poste Italiane, Telecom Italia e Postecom sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Diamo fiducia, anche perché come ricorda l'AD di Poste "questa italiana è la prima realizzazione di e-government di tale portata". Ecco, appunto.

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