UE salva l'Italia dal telemarketing molesto. Grazie!

La Commissione Europea ha confermato l'allineamento dell'Italia alle disposizioni della direttiva sulla privacy. Il procedimento di infrazione aperto nel gennaio 2010 è stato chiuso definitivamente.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Gli italiani non solo sono più protetti dal telemarketing selvaggio ma non rischiano più di incorrere in una sanzione dell'Unione Europea. "L'Italia si è allineata alle disposizioni della direttiva UE sulla privacy e sulle comunicazioni elettroniche introducendo un nuovo sistema di opt-out, che garantisce ai cittadini italiani il cui numero figura negli elenchi telefonici pubblici di non ricevere telefonate a fini commerciali non richieste", si legge nel comunicato ufficiale della Commissione. "Il cambio di rotta è avvenuto dopo l'apertura di un procedimento di violazione (IP/10/64), contro l'Italia da parte della Commissione, ora chiuso".

telemarketing

Com'è risaputo nel gennaio 2010 la Commissione UE aveva rilevato numerose irregolarità sulla gestione dei dati personali degli utenti. Nello specifico "banche dati istituite in passato per creare elenchi telefonici erano accessibili a società esterne che praticavano telemarketing senza che gli abbonati interessati ne fossero al corrente". 

La procedura di opt-out non sembrava praticabile considerando i vari passaggi di mano. Per questo motivo sotto pressione della UE le autorità italiane hanno reagito "introducendo nuove norme a salvaguardia della facoltà degli abbonati di rifiutare telefonate a fini commerciali non richieste ed effettuate contro la loro volontà". 

Le misure comprendono:

  • l'istituzione di un pubblico registro che raccoglie i nominativi degli utenti che si oppongono alle telefonate di telemarketing
  • l'adozione di una regolamentazione sull'utilizzo dei registri di utenti emessa dalle autorità preposte alla protezione nazionale dei dati
  • un'imminente campagna di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla nuova regolamentazione