Una band che ha raggiunto oltre un milione di ascoltatori mensili su Spotify ha recente rivelato la sua vera identità... mettendo in mostra il suo essere generata dall'IA. The Velvet Sundown rappresenta un esperimento che ha messo in discussione i confini tra creatività umana e intelligenza artificiale, sollevando molteplici interrogativi sull'autenticità dellárte in questo controverso periodo storico. Il progetto ha dimostrato quanto sia diventato sofisticato l'uso dell'AI nella produzione musicale, riuscendo a ingannare milioni di ascoltatori per settimane.
Il fenomeno si è manifestato all'inizio di giugno, quando i brani della band hanno iniziato a circolare sulla piattaforma di streaming musicale. In poche settimane, il gruppo ha accumulato 400.000 ascoltatori mensili, un successo che normalmente richiederebbe anni di lavoro per artisti emergenti. Tuttavia, diversi elementi hanno insospettito gli utenti più attenti: lo stile musicale generico, le immagini iper-realistiche dei membri della band e l'assenza totale di una presenza digitale autentica.
Le speculazioni sulla natura artificiale del progetto hanno dominato i social media e i forum musicali per settimane. Gli appassionati di musica hanno iniziato a notare incongruenze nelle biografie dei membri, assenza di video dal vivo e una perfezione quasi innaturale nelle produzioni. La conferma ufficiale è arrivata attraverso un messaggio pubblicato sulla pagina Spotify del gruppo, dove si ammetteva che "The Velvet Sundown è un progetto musicale sintetico guidato da una direzione creativa umana, composto, cantato e visualizzato con il supporto dell'intelligenza artificiale".
La dichiarazione ha chiarito le intenzioni dietro l'esperimento: "Non è un trucco, è uno specchio. Una provocazione artistica continua progettata per sfidare i confini dell'autorialità, dell'identità e del futuro della musica stessa nell'era dell'AI". Il progetto si è definito come una creazione che vive "da qualche parte tra l'umano e la macchina", evidenziando la natura ibrida della creatività contemporanea.
L'utilizzo di Suno, uno strumento di intelligenza artificiale generativa, ha permesso la creazione di tracce musicali complete, dalle melodie ai testi, passando per le voci sintetiche. Questo processo ha dimostrato le capacità avanzate degli algoritmi moderni nel produrre contenuti artistici indistinguibili da quelli umani, almeno per l'ascoltatore medio.
La situazione si è complicata ulteriormente quando un individuo che si faceva chiamare "Andrew Frelon" ha contattato CBC News e Rolling Stone, rivendicando la paternità del progetto e scusandosi per quello che definiva un "inganno artistico". Frelon ha dichiarato di aver creato le tracce utilizzando l'AI e di averle pubblicate su Spotify, dove ora la band conta oltre un milione di ascoltatori mensili.
Tuttavia, la band ha immediatamente smentito queste affermazioni attraverso un post su Instagram, accusando Frelon di tentare di "dirottare l'identità di The Velvet Sundown rilasciando interviste non autorizzate, pubblicando foto non correlate e creando profili falsi". In una svolta ancora più bizzarra, lo stesso Frelon ha successivamente ritrattato le sue dichiarazioni, ammettendo di aver inventato tutto.
Questo episodio ha evidenziato quanto sia facile creare dei progetti completamente digitali indistinguibili da quelli umani, aggiungendo un ulteriore livello di complessità alla questione dell'autenticità nell'era digitale. La facilità con cui è possibile rivendicare la paternità di opere generate artificialmente solleva interrogativi importanti sulla proprietà intellettuale e sulla verifica delle fonti.
Le reazioni del pubblico sono state contrastanti, con alcuni utenti che hanno apprezzato l'esperimento artistico e altri che hanno criticato quello che considerano un furto di identità nei confronti di artisti reali. Un commento su Instagram ha sintetizzato questa posizione: "State cercando di rubare la vostra 'identità' che la vostra musica AI ha rubato da altri artisti reali".
Il futuro di The Velvet Sundown rimane incerto, ma l'impatto del progetto sulla discussione pubblica è innegabile. L'esperimento ha dimostrato come l'intelligenza artificiale possa generare non solo musica, ma intere identità artistiche, sfidando le nostre percezioni tradizionali di creatività e autorialità.