Una famiglia italiana su tre senza Internet, per scelta

L'ISTAT ha rilevato che il numero di famiglie connesse a Internet è in aumento, ma comunque un terzo ne è privo. I motivi non sono tecnici.

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a cura di Dario D'Elia

L'ISTAT conferma che nel 2016 quasi un terzo delle famiglie italiane è priva di connessione Internet residenziale.Esattamente il 30,8%, comunque in miglioramento di 3 punti percentuali rispetto al 2015. In Europa la media europea è all'83%. Non è più una questione tecnica, anche perché l'AGCOM e Bruxelles hanno ribadito da tempo che la copertura minima broadband ormai è disponibile nel 99% del territorio.

I motivi di questo digital divide si devono ad altro: soprattutto a fattori generazionali e culturali. "Le più connesse sono quelle in cui è presente almeno un minorenne: nove su dieci (90,7%) hanno un collegamento a banda larga e usano di più ADSL, DSL, Fibra ottica, oppure una combinazione di tecnologie fisse e mobili", spiega l'ISTAT.

Le meno connesse sono le famiglie composte solo da ultrasessantacinquenni, fra queste solo una su cinque (20,7%) dispone di una connessione a banda larga.

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Tipologia

Un'altra discriminante è il titolo di studio. Il 91,6% delle famiglie con almeno un componente laureato dispone della banda larga contro il 55,3% delle famiglie in cui il titolo di studio piuÌ€ elevato eÌ€ la licenza media.

"Rispetto al 2015, nella disponibilitàÌ€ di una connessione a banda larga rimane pressoché́ stabile tanto il divario generazionale quanto quello per titolo di studio", prosegue ISTAT. A prescindere dai titoli la maggior parte delle famiglie priva di connessione spiega di non disporre delle adeguate competenze informatiche (56,6%). E quasi un quarto (23,6%) non considera Internet uno strumento utile e interessante. Dati che il rapporto DESI aveva fotografato con precisione a inizio 2016: l'analfabetismo informatico italiano è quasi da primato.

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Famiglie per regione

"Seguono motivazioni di ordine economico legate all'alto costo di collegamenti o degli strumenti necessari (14,4%) mentre l'8% non naviga in Rete da casa perché́ almeno un componente della famiglia accede a Internet da un altro luogo", aggiunge ISTAT. "Residuale eÌ€ invece la quota di famiglie che indicano tra le motivazioni l'insicurezza rispetto alla tutela della propria privacy (1,9%) e la mancanza di disponibilitàÌ€ di una connessione a banda larga (1,9%)".

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DESI

AGCOM fornisce altri dati che possono aiutare a comprendere il quadro della situazione. L'ultimo bollettino trimestrale aggiornato a giugno 2016 conferma la progressiva riduzione di linee residenziali: 20,16 milioni contro i 21,90 milioni di quattro anni fa. In questo caso potrebbero pesare gli accessi mobili e il successo del wireless broadband.