Un'intera nazione vive di sole energie rinnovabili

L'Uruguay ha raggiunto un risultato storico, riuscendo a produrre il 100% del suo fabbisogno energetico da fonti rinnovabili ed ecosostenibili. Un esempio per il resto del mondo, reso possibile grazie a un impegno affrontato con serietà in risposta al cambiamento climatico.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Un intero paese alimentato solo da energie rinnovabili. Sembra un sogno, persino un'utopia, eppure l'Uruguay ci è riuscito, anche se (al momento) solo per 24 ore. Un traguardo memorabile al quale Montevideo lavorava da tempo - già a fine 2015 erano al 94%.

In particolare, il 70,5% dell'energia era fornito da centrali idroelettriche, il 21,1% da impianti eolici, l'8% da generatori a biomassa e lo 0,4% dal fotovoltaico. Anche se si tratta solo del primo giorno "da record", poi, il governo uruguayano conta di farlo diventare un risultato stabile - puntando in particolar modo sulle pale eoliche. Il record, per inciso, ha anche un piccolo merito italiano: tra le società partner di SEG Ingenieria (che ha twittato la notizia) c'è infatti l'italiana Ducati Energia S.p.A.

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L'Uruguay ha cominciato a investire sulle energie rinnovabili, l'eolico soprattutto, circa 10 anni fa. Negli ultimi anni la necessità si è fatta più pressante, mano a mano che la mancanza d'acqua rendeva gli impianti idroelettrici sempre meno produttivi. Un problema che, sostengono alcuni, è una conseguenza diretta del cambiamento climatico (o riscaldamento globale). Per questo si è deciso in favore di eolico e altre fonti pulite e rinnovabili.

Non sono state create nuove dighe, quindi, né sviluppata l'energia nucleare, né si sono costruire nuove centrali termiche - anzi si punta a chiudere quelle esistenti. Gli obiettivi dell'Uruguay sono incredibilmente ambiziosi: 88% di emissioni in meno entro il 2017 -  un impegno che ha lasciato a bocca aperta il pubblico della Cop21 di Parigi.

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Ramón Méndez

Buona parte di questo successo si deve a Ramón Méndez, ministro responsabile (anche) delle politiche ambientali. Un 55enne che Forbes ha incluso tra i 50 leader più influenti del pianeta lo scorso 24 marzo, e che ha promesso investimenti per oltre 2 miliardi di dollari in energie rinnovabile. Méndez è stato incluso nella lista per aver "diretto la trasformazione capitalizzando il clima del paese per costruire grandi fattorie eoliche e agendo sull'energia idrica e quella delle biomasse".

Un impegno forse facilitato dalle richieste energetiche dell'Uruguay, che sono relativamente ridotte, ma ciò nondimeno il risultato aiuta ad affermare che sì, è possibile affrancarsi tanto dalle risorse non rinnovabili (fossili e nucleare soprattutto) e soprattutto affidarsi solo a energia prodotta da fonti a basso o nullo impatto ambientale.