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a cura di Alessandro Crea

I migliori videogiochi attuali sono spesso molto coinvolgenti e immersivi, grazie anche a livelli studiati nei minimi particolari: un lavoro che però porta via tantissimo tempo agli sviluppatori, meno liberi così di potersi concentrare su altri aspetti. Per questo al Politecnico di Milano hanno messo a punto una rete neurale in grado di progettarne autonomamente di bellissimi.

La rete neurale, che si chiama GAN ovvero Generative Adversarial Network, è basata su due algoritmi di intelligenza artificiale che collaborano e competono tra loro al fine di creare mappe e livelli credibili e molto appaganti. Alla rete neurale sono stati dati in pasto i dati provenienti da migliaia di livelli creati da esseri umani, tra cui non solo quelli dei videogiochi commerciali ma anche creati da appassionati e assai apprezzati in rete dal popolo dei gamer.

gaming disorder reaction

La prima IA, chiamata Generator Network, riceve questi dati e li analizza al fine di creare livelli simili, prendendo in considerazione centinaia di parametri. La seconda AI, chiamata invece Discriminator Network, analizza anch'essa i dati dei livelli originali, ma è stata programmata per riuscire a riconoscere quelli creati da esseri umani: se non riesce a riconoscere il lavoro dell'altra IA allora è fatta.

Per il momento la base di partenza è l'eterno Doom ma i ricercatori del Politecnico sono convinti che il loro sistema sia scalabile e possa elaborare anche livelli di giochi più complessi e recenti e sostituirsi completamente agli sviluppatori o almeno affiancarli alleggerendone il lavoro e consentendogli di focalizzarsi maggiormente su altri aspetti. E voi, lo giochereste un gioco sviluppato da un'IA?


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