Visione notturna attraverso il parabrezza grazie al grafene

I convenzionali visori per la visione notturna e quella termica potrebbero evolversi molto presto grazie a un'innovazione dell'MIT, che ha impiegato sottilissimi fogli di grafene per la loro realizzazione. I benefici sono molteplici.

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a cura di Pasquale Macrì

I visori notturni vengono impiegati in ambito militare e civile per individuare nemici, fonti di calore come nel caso dei pompieri e altri oggetti in condizioni di visibilità fortemente ridotte. Che si tratti di fumo o oscurità, i visori consentono a chi li indossa di vedere chiaramente anche se tecnicamente sono sempre piuttosto scomodi e pesanti.

I visori hanno infatti bisogno di un avanzato sistema di raffreddamento che filtri il calore sviluppato dal dispositivo stesso, in modo da garantire la migliore qualità possibile delle immagini. Quest'aspetto li rende costosi e, come detto prima, poco versatili.

La soluzione a questo problema sembra però dietro l'angolo grazie al lavoro dell'MIT in collaborazione con Harvard, l'Università della California e l'esercito degli Stati Uniti, che hanno individuato nel grafene il candidato ideale per sopperire a questa serie di limiti.

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Il grafene è costituito da uno strato di atomi di carbonio con una struttura esagonale, ed è capace di una resistenza 200 volte superiore all'acciaio e, oltre ad essere un ottimo conduttore di elettricità, è molto sensibile ai segnali infrarossi. I ricercatori hanno quindi realizzato un sensore infrarossi sulla base di fogli di grafene che convertono il segnale termico in uno elettrico. Altre strisce di grafene mantengono in "sospensione" il sensore, isolandolo dal resto del dispositivo per dissipare il calore e trasferirne i segnali elettrici.

Il dispositivo è stato testato con successo e, grazie alla sue dimensioni particolarmente ridotte, è possibile pensare a un impiego futuro in ambito mobile e automotive, come ad esempio parabrezza  con la visione notturna o fotocamere per smartphone a infrarossi.