Volunia, il Google all'italiana promette ma non mantiene

La presentazione di Volunia è stato un evento sottotono, a tratti imbarazzante. E anche il motore di ricerca a una prima occhiata non promette molto bene. Restano tuttavia molte potenzialità inespresse, e molto spazio per migliorare.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Volunia, il nuovo motore di ricerca italiano, è online da un paio di giorni per alcuni utenti selezionati. Già durante la presentazione i commenti hanno cominciato a fioccare come neve in una tormenta artica, e gli osservatori non sono stati teneri. C'erano grandi aspettative, che si sono abbattute sul frangionde di una presentazione dilettantesca e di un prodotto fin troppo acerbo, che chiede ancora fiducia e pazienza.  

E così su Twitter è esploso subito l'hashtag #volunia, e poco dopo è comparso #voluniafail, a raccogliere i commenti più acidi (ma non ingiustificati). Prevedibile, quando si è vista un'aula di rappresentanza dell'Università di Padova con il rettore e il sindaco a rubare minuti preziosi, Marchiori a un estremo del tavolo invece che al centro, tutti seduti di fronte a una platea ristretta (si suppone di VIP) e apparentemente annoiata. Per non parlare di un'esposizione tediosa, dei toni di voci polverosi, o del fatto che si è parlato pochissimo del prodotto. Ciliegina sulla torta, il proiettore non voleva saperne di funzionare.

Le galline organizzano la fuga

Marchiori comunque è riuscito a sintetizzare bene l'idea di Volunia con una metafora. Ha detto che l'utente è come una gallina, un uccello incapace di volare chiuso in una gabbia (rappresentata dagli attuali servizi, un'idea simile a quella della filter bubble). Volunia vuol'essere il modo far volare la gallina fuori dalla gabbia. Una metafora potente, ma forse paragonare gli internauti a galline non è la migliore delle scelte.

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Se una pessima presentazione non deve per forza indicare un pessimo prodotto, anche alla prova pratica Volunia è tutt'altro che entusiasmante. I risultati alla prima ricerca non sono infatti abbastanza rilevanti: per esempio cercando "Tom's Hardware" il primo risultato è l'homepage dei nostri colleghi statunitensi, seguito dalla pagina Wikipedia, poi la pagina britannica e solo a quarto posto questo sito. Questo accade con la lingua impostata su Italiano. Risultati simili cercando il nome "Valerio Porcu". Il primo risultato è una pagina secondaria dei blog di Tom's Hardware, e tutti gli altri sono del tutto irrilevanti o quasi. Nessuna traccia di profili Facebook, Twitter o Google+ (pare che arriveranno in futuro). Cercando "Volunia" ci si trova davanti un link all'homepage del progetto, ma non si arriva a nessuno delle centinaia di articoli già scritti a riguardo. Insomma, non viene voglia di usare questo motore per le proprie ricerche.