Non Google, non Facebook, Volunia vuole volare

La presentazione di Volunia è stato un evento sottotono, a tratti imbarazzante. E anche il motore di ricerca a una prima occhiata non promette molto bene. Restano tuttavia molte potenzialità inespresse, e molto spazio per migliorare.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Volunia però vuole offrire qualcosa in più rispetto a una "semplice" ricerca. Per esempio con la mappa del sito, che mostra la struttura di un sito come una sorta di città virtuale, a metà strada tra Farmville e l'inizio di una partita a Sim City. Divertente, ma poco di più: la mappa confonde tra diversi spazi del sito (tra categorie, tag, stanze del forum e altro), mettendoli tutti sullo stesso piano. Si può anche scegliere di visualizzare un sito per cartelle, come se si stesse usando Windows Explorer o Finder, cliccando su una delle cartelle si arriva alla categoria specifica. Non male, ma ancora una volta nulla per cui gridare al miracolo.

La mappa potrebbe migliorare se i gestori del sito preparassero una mappa dedicata a Volunia; un'ipotesi che si avvererà se e quando il progetto di Marchiori diventerà un punto di riferimento importante, e avrà senso per un webmaster investire risorse.

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Un altro aspetto curioso di Volunia è che non si esce mai dal frame del motore di ricerca. Quando si clicca su un risultato infatti resta sempre la barra degli strumenti in alto, e lo spazio dei messaggi a sinistra. Una scelta insolita in un'epoca dove vige una chiara legge non scritta che impone di lasciare all'utente quanti più pixel possibili. È possibile levare di torno la barra, in ogni caso.

La barra Volunia offre anche funzioni social, di cui Marchiori ha parlato con entusiasmo. Si può vedere chi è collegato e contattarlo, e partecipare alla discussione nell'area messaggi. In questo modo Volunia potrebbe essere un modo per stabilire nuovi contatti con persone che condividono i nostri interessi online – e uscire così dalla metaforica gabbia. Sempre dalla barra superiore si possono cercare contenuti multimediali dentro a un certo sito, dalle immagini ai video o ai documenti; una funzione ancora acerba (solo 18 immagini e 7 video su tomshw.it), ma sicuramente interessante.

Insomma, la prima impressione non è delle migliori, ma tutto si può migliorare. Passi per i risultati non perfetti, passi per l'abbinamento dei colori, passi per icone e font demodé. Solo una cosa ci sembra deprecabile, ed è l'abuso di spazio. Barre superiori e laterali non sono state abbandonate per capriccio, ma per rispetto verso l'utente. Volunia vuole innovare riesumando cose vecchie e abbandonate; non sappiamo chi potrebbe apprezzare tale scelta, forse una gallina?

Infine ma non ultimo c'è anche un problema di privacy: anche dopo aver effettuato il logout si può continuare a usare Volunia, perché a quanto pare i cookie restano attivi e il servizio continua a comportarsi come se si fosse registrati. 

Leggendo in giro per la rete è praticamente impossibile trovare un post o un articolo che sia completamente positivo. Tutto andrà meglio in futuro: aumenteranno le pagine indicizzate, si potranno collegare Facebook, Twitter e Google+, e il "volo d'uccello" sarà più quello di un falco che quello di un pulcino. Vogliamo restare fiduciosi e non abbandonare l'ottimismo, perché Marchiori dopotutto ha contribuito a rendere Google ciò che è, perché gli investimenti – magari non altissimi – ci sono stati, perché in Italia un progetto simile è una rarità da proteggere. Vogliamo conservare la fiducia e credere che Volunia prenderà il volo e diventerà qualcosa di grande, forse perché dopotutto sentiamo il bisogno di una storia a lieto fine. Almeno una.