Wind-3 Italia ha l'ok Antitrust, mentre Iliad suda freddo

L'Antitrust italiana ha detto sì alla fusione tra Wind e 3 Italia. Nel frattempo Iliad ha scoperto che il Governo chiede un anticipo sulle frequenze.

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a cura di Dario D'Elia

Mentre Wind e 3 Italia ricevono il parere positivo sulla fusione da parte dell'Antitrust, la francese Iliad si prepara a un inatteso salasso per entrare nel mercato italiano. Il mercato TLC è in subbuglio: tantissime le novità che ci attendono nei prossimi 12 mesi.

Prima di tutto il nuovo gruppo H3g e Wind, che dopo l'ok dell'Antitrust europeo riceve anche quello italiano. L'AGCM ha confermato che le "società partecipanti all'operazione non conseguono ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche superiori al 40% dei ricavi complessivi del settore", quindi non è prevista alcuna istruttoria o ulteriore approfondimento.

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Ad oggi non si conosce ancora la strategia che i due operatori vorranno adottare. Forse ci sarà un unico marchio e anche sulle politiche commerciali il silenzio è assoluto. L'unica certezza è che la fusione strutturale avrà inizio entro la fine dell'anno e l'operatività dovrebbe essere prevista per il 2017.

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L'Antitrust UE aveva posto come unico vincolo la cessione di una parte di asset legata a frequenze e infrastrutture per consentire la nascita di un nuovo operatore. Com'è risaputo Iliad è giunta a un accordo con Wind-3 e Italia staccando un assegno da 450 milioni di euro. Il problema è che l'ultima Legge di Bilancio prevede per gli operatori un versamento anticipato per il rinnovo delle frequenze.

La Commissione UE ha stabilito un riordino dello spettro entro il 2029. Quelle a 900 MHz e 1800 MHz scadono a giugno 2018 e quindi il Governo ha deciso di approfittarne richiedendo un anticipo forfettario per le concessioni. Telecom Italia e Vodafone dovranno versare rispettivamente 550 milioni di euro, mentre Wind-3 circa 350 milioni e Iliad tra i 250 e i 300 milioni.

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I francesi si erano accordati con Wind-3 per un pagamento dilazionato nei prossimi 3 anni dei 200 milioni di concessione previsti, ma nessuno aveva calcolato l'aumento di 100 milioni indicato dalla manovra.

"Il rinnovo delle concessioni attualmente in mano a Telecom, Vodafone, Wind e 3, potrebbe servire a impedire l'ingresso di nuovi operatori e potrebbe influenzare direttamente anche la fusione tra Wind e 3", sostiene Merrill Lynch.

Free Mobile (Iliad) comunque dovrebbe sbarcare in Italia con offerte concorrenziali la prossima estate.