YouTube, adesso pagateci i video

YouTube sta rendendo sempre più chiara la propria strategia commerciale, introducendo la possibilità di acquistare i video.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Da qualche giorno gli utenti di YouTube hanno una nuova voce nella loro pagina principale. Non ancora tradotta, la parola "purchases"  fa capire chiaramente che il popolare sito di hosting video sta lavorando alla vendita di video.

L'impressione generale è che YouTube stia lavorando ad un modello molto diverso da quello che conosciamo. Qualche mese fa sono stati stretti accordi con le major cinematografiche e con iTunes, poi è stata introdotta la possibilità di scaricare i video, e quasi contemporaneamente ContentID, il sistema per riconoscere i contenuti, ha cominciato a tagliare indiscriminatamente la parte audio di migliaia di video, anche amatoriali, sollevando aspre polemiche.

Oggi salta fuori la possibilità di acquistare video, illustrata presso questa pagina: i video a pagamento andranno acquistati prima dell'operazione di download, e sarà possibile pagarli tramite Google Checkout, il sistema di pagamento online a marchio Google. L'iniziativa è legata a doppio filo al programma partner, che virtualmente permette a tutti di trasformare YouTube in una fonte di guadagni.

purchase

La voce "purchase" indica le strategie di YouTube

A questo punto il passo successivo potrebbe essere, con ogni probabilità, far pagar anche la visione in streaming di alcuni contenuti. Forse è una cattiva cosa, ma forse potrebbe essere anche la risposta allo storico problema di YouTube, quello di non avere un modello di business efficace.

Dopotutto, se YouTube riesce a far funzionare la vendita di video, questa novità potrebbe affiancarsi al YouTube che conosciamo da anni, rappresentando la sua "estensione commerciale", che gli permette di sopravvivere.

Chi vende i video avrebbe il vantaggio di poterli proporre ad un pubblico immenso, mentre gli utenti amatoriali potrebbero continuare ad usare YouTube come hanno sempre fatto. Oppure potrebbe anche succedere che si abbandonino i video amatoriali, in favore di un modello esclusivamente commerciale. Voi cosa ne pensate?