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a cura di Alessandro Crea

Quando entrerà in servizio nel 2025 l'Aero Train potrebbe essere il treno su rotaia più veloce del mondo grazie ai suoi 500 km/h. Il progetto sino-giapponese è in sviluppo sin dal 2004 ed ha attraversato diverse fasi, ma l'ultima versione è già in sperimentazione e proprio in Giappone ha raggiunto questa velocità.

Ispirato dalla natura, Aero Train sfrutta a fondo l'aerodinamica come mai accaduto prima. Proprio come un albatros infatti anche AeroTrain utilizza le correnti d'aria generate dal movimento per percorrere grandi distanze senza bisogno di molta energia. In particolare il principio ispiratore è quello del volo veleggiato dinamico, in cui si sfrutta la velocità relativa del vento per acquistare quota e lasciarsi poi trasportare finché, perdendo velocità, si ripete l'intero ciclo.

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Allo stesso modo AeroTrain accelera inizialmente fino a raggiungere una velocità pari appunto ad almeno 500 km/h e poi sfrutta le particolari ali di cui è dotato per restare sospeso, sostenuto dallo stesso flusso d'aria creato dal movimento, in modo da diminuire l'attrito e poter percorrere lunghe distanze quasi senza utilizzare energia. Per questo "se il treno viaggia a una velocità di 500 chilometri all'ora, l'energia che consuma è solo un terzo di quella utilizzata dagli attuali treni ad alta velocità e un sesto dei treni a levitazione magnetica", come spiegato dal direttore del progetto, il professore cinese Lai Chenguang.

Stando ai piani, la prima tratta operativa sarà quella che coprirà gli 84 chilometri che separano i due aeroporti di Tokyo, Haneda e Narita e che l'AeroTrain dovrebbe coprire in appena 10 minuti. Il treno, che utilizzerà esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili, rappresenta un'occasione per entrambi i Paesi partner. La Cina infatti ha necessità di connettere in maniera efficiente il suo enorme territorio, già attualmente coperto da 25mila chilometri di linee veloci (ma non abbastanza). L'attuale modello di punta, che raggiunge i 430 km/h, lo Shangai Transrapid, non può essere infatti preso come modello di sviluppo perché costoso ed esoso nei consumi, tanto da essere impiegato al momento unicamente sulla breve tratta che congiunge Shangai al proprio aeroporto.

Il Giappone invece dal canto suo vuole riguadagnare il prestigio tecnologico che ha guadagnato in questo ambito sin dagli anni '60 quando i primi treni a levitazione magnetica viaggiavano a 210 km/h, raggiungendo i 319 km/h nel decennio successivo. Alcuni anni fa un altro Shinkansen ha raggiunto i 603 km/h, ma si tratta sempre di prototipi a levitazione magnetica su circuiti sperimentali, che richiedono troppa energia per funzionare e non rappresentano più dunque una tecnologia sostenibile per il futuro.