Cinture di sicurezza in moto: il nuovo brevetto di Italdesign

La società torinese Italdesign ha presentato un brevetto per un sistema di cinture di sicurezza da utilizzare in moto e in scooter: scopriamo come funziona.

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a cura di Francesco Daghini

La società italiana fondata a Torino nel 1968 da parte di Giorgetto Giugiaro e Aldo Mantovani chiamata Italdesign si occupa di progettare e realizzare prototipi, e da qualche giorno la società ha brevettato un nuovo sistema basato su cinture di sicurezza da utilizzare in moto.

I motociclisti che ci leggono probabilmente avranno un brivido di terrore, immaginandosi un sistema che li tiene legati alla moto e gli impedisce di staccarsene rapidamente in caso di incidente, ma il sistema ideato da Italdesign dovrebbe essere in grado – grazie a un sistema computerizzato finemente progettato – di riconoscere la situazione, il tipo di incidente che sta avvenendo, al fine di decidere se rilasciare le cinture e liberare il pilota o se tenerlo legato alla moto per motivi di sicurezza.

Il sistema si basa su un guscio rigido, una sorta di schienale da aggiungere a moto o scooter, che si fissa al pilota con apposite fibbie sulle spalle e in vita, e alla moto tramite un giunto sferico che lascia al pilota la giusta libertà di movimento. In caso di incidente il sistema sarà in grado di decidere in una frazione di secondo se liberare il pilota – lasciandogli comunque addosso il guscio, che fungerà da ulteriore protezione per la schiena – o se tenerlo sulla moto.

A giudicare dalle immagini diffuse, il sistema potrebbe essere applicato più facilmente sugli scooter, per diversi motivi: innanzitutto chi guida uno scooter è meno portato a muoversi sulla sella, e questo faciliterebbe l’utilizzo di un sistema a guscio come questo, e vista la naturale distribuzione del peso sugli scooter (che solitamente hanno un baricentro più basso rispetto alle moto) in molte situazioni di incidente potrebbe essere più sicuro tenere il pilota legato alla sella, anziché permettergli di essere sbalzato via da una collisione.

Vista la grande varietà di design e forme che si trovano sulle moto moderne, sembra difficile immaginare un sistema di questo tipo che possa essere facilmente adattabile alle moto che circolano sulle nostre strade.