Crisi del mercato dell’auto: Audi interrompe la produzione di diversi modelli

Se siete in attesa di ricevere uno dei modelli chiave di casa Audi abbiamo una brutta notizia da darvi: produzione sospesa nello stabilimento di Neckarsulum per assenza di componenti.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L’industria automobilistica sembra ancora riscontrare enormi problemi; dopo le vicissitudini legate al coronavirus e alla crisi dei semiconduttori, ora a far tremare il mercato ci pensa la guerra in Ucraina e la difficoltà di approvvigionamento delle batterie. Un nuovo allarme a tal proposito giunge da Audi che, come tanti altri produttori, ha riscontrato enormi difficoltà nella produzione tanto da dover interrompere la produzione di alcuni modelli chiave.
 

Nello specifico, la Casa di Ingolstadt, ha dichiarato che dal 16 al 20 maggio sospenderà le attività nel complesso di Neckarsulum dove vengono prodotte le Audi A4, Audi A5 e Audi A8. La società non esclude cambiamenti repentini per ottimizzare la strategia in base anche alla situazione del mercato, ma al momento lo stop forzato pare essere l’unica soluzione. La famiglia di modelli A6 e A7 resterà invece in produzione, così come le soluzioni sportive R8 e e-tron GT. Audi ha inoltre prolungato fino a fine maggio l'orario di lavoro ridotto per i dipendenti degli stabilimenti di Neckarsulm e Ingolstadt, sempre a causa di difficoltà nella catena di approvvigionamento. La decisione giunge in seguito anche alle recenti dichiarazioni di Herbert Diess, il numero uno di Volkswagen, il quale ha dichiarato che la domanda di soluzioni elettriche non è mai stata così ampia. 

Cosa aspettarsi adesso? Difficile a dirsi, la situazione non è delle migliori da ormai diversi mesi. È prevedibile, purtroppo, che il tempo di consegna delle nuove vetture possa prolungarsi ulteriormente e raggiungere attese impensabili fino ad ora. Secondo quanto riportato in una precedente indagine di Quattroruote, per un’Audi A4 possono essere necessari dai 4 ai 6 mesi ma crediamo che ora questo tempo si possa anche prolungare. Inevitabile, pertanto, una sempre più persistente bolla nel mercato dell’usato, che ha registrato un aumento nelle valutazioni non indifferente.