Esplosione di furti di batterie per le Prius ibride: Toyota non l'aveva previsto

A San Francisco, dove le Toyota Prius hanno molto successo, si sta registrando un'esplosione di furti di batterie. Al mercato nero costano la metà.

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a cura di Dario D'Elia

Negli Stati Uniti le Toyota Prius sono sempre più soggette al furto delle batterie. Il motivo si deve al fatto che queste auto ibride impiegano un pacchetto batteria nichel-metallo idruro nella prima serie e Ioni di Litio in quelle più nuove. Nel tempo degradano e necessitano di sostituzione.

toyota prius

Considerato che la seconda generazione di Prius è stata venduta tra il 2003 e il 2009, è comprensibile che ormai sia vicino l'avvicendamento. Ecco spiegato il motivo dell'aumento dei furti: negli Stati Uniti si parla di una spesa di circa 2.500 dollari per le nuove.

La stampa californiana parla di un'esplosione di casi a San Francisco. D'altronde è sufficiente rompere il lunotto, accedere al bagagliaio, tagliare dei cavi e prelevare il pacco batteria da 68 kg in circa 20 minuti. Sui mercatini online come Craigslist se ne trovano infatti a 900/1000 dollari. A rischio e pericolo comunque di ritrovarsi un modello già avanti negli anni.

Il problema è anche che Toyota non ha marchiato le batterie con numeri seriali, quindi il mercato nero può agire liberamente senza timori. Non tutti i produttori comunque sembrano preoccuparsene: Tesla impiega batterie da 450 kg che difficilmente un comune ladro potrebbe gestire.

E in Europa e in Italia? Al momento la casistica non è nota ma è anche vero che il numero di Prius circolanti è nettamente inferiore. Magari fra qualche anno ci si porrà il problema; nel frattempo i proprietari sono avvertiti. I meccanici statunitensi consigliano ad esempio di rimpiazzare le viti da 12 mm che le bloccano al fondo dello chassis con quelle di sicurezza a prova di manomissione.