Il dibattito sul ritorno del cambio manuale nelle Ferrari moderne si è riacceso con forza, ma la casa di Maranello mantiene una posizione che potrebbe sorprendere molti appassionati. Mentre gli enthusiast continuano a chiedere a gran voce il ritorno del cambio a tre pedali, la risposta ufficiale arriva direttamente da Enrico Galliera, direttore marketing e commerciale della casa del Cavallino Rampante. La soluzione proposta è tanto semplice quanto provocatoria: chi desidera guidare una Ferrari con cambio manuale deve rivolgersi al mercato delle auto storiche e restaurare i modelli classici.
La filosofia aziendale su questo tema è cristallina e pragmatica. "Ce l'abbiamo già, in molte delle nostre auto classiche", ha dichiarato Galliera quando la rivista Evo ha sollevato la questione. L'azienda italiana ha infatti sviluppato programmi specifici come il Corsa Piloti dedicato proprio alle vetture storiche, riconoscendo che molte persone non sanno più guidare il cambio manuale. Questa iniziativa rappresenta un'esperienza formativa che Ferrari può offrire attraverso i suoi modelli del passato, trasformando la nostalgia in un'opportunità commerciale concreta.
La decisione di abbandonare definitivamente il cambio manuale risale al 2012, quando l'ultima California venne prodotta con questa configurazione. I numeri parlano chiaro: solo due o tre esemplari della versione spider furono mai venduti con il cambio a griglia, un dato che evidenzia quanto il mercato stesso avesse già voltato le spalle a questa soluzione tecnica. Tuttavia, le ragioni dell'abbandono vanno oltre le semplici statistiche di vendita.
Michael Leiters, ex responsabile tecnico di Ferrari, aveva chiarito già nel 2016 le motivazioni tecniche dietro questa scelta: non esistono cambi manuali in grado di superare le prestazioni di un cambio automatico a doppia frizione. Questa affermazione riflette l'evoluzione tecnologica del settore automobilistico, dove l'efficienza e le prestazioni pure hanno prevalso sul coinvolgimento emotivo della guida tradizionale.
Le complessità moderne rendono il ritorno del cambio manuale una sfida ingegneristica ed economica considerevole. I sempre più sofisticati sistemi di sicurezza e assistenza alla guida aumentano significativamente i costi di sviluppo per le trasmissioni manuali. Inoltre, le normative sulle emissioni giocano un ruolo determinante: i cambi automatici moderni sono generalmente più efficienti dei corrispondenti manuali, un aspetto cruciale quando ogni grammo di CO2 conta per rispettare i target di flotta, specialmente in Europa.
La situazione commerciale attuale di Ferrari aggiunge un ulteriore elemento di complessità alla questione. L'azienda vanta un portafoglio ordini che si estende fino al 2027, conseguenza delle vendite record registrate nell'ultimo anno. Questa saturazione della domanda riduce significativamente l'urgenza di soddisfare le richieste di una nicchia di appassionati del cambio manuale, per quanto vocale possa essere.
Nonostante le difficoltà, non tutte le speranze sono perdute per gli amanti del cambio manuale. Gianmaria Fulgenzi, responsabile dello sviluppo prodotti, ha lasciato intravedere una possibilità concreta durante una dichiarazione rilasciata quest'anno. Secondo il dirigente, una configurazione a tre pedali potrebbe avere senso per un modello di fascia alta della serie Icona, la stessa linea che include le Monza SP1/SP2 e la Daytona SP3, tutte dotate esclusivamente di cambio automatico.
Il target di riferimento per questa eventuale resurrezione del cambio manuale è ben definito: i clienti in grado di permettersi Ferrari multimilionarie "lo stanno già chiedendo", come ha precisato Fulgenzi. Questa fascia di mercato ultra-premium potrebbe giustificare l'investimento necessario per sviluppare una trasmissione manuale moderna, considerando che Ferrari potrebbe applicare un sovrapprezzo sostanzioso che i suoi clienti più facoltosi sarebbero probabilmente disposti a pagare.
La possibilità di vedere una Ferrari moderna con cambio manuale rimane quindi un "forse definitivo". Il risultato dipenderà da quanti appassionati saranno disposti a investire una fortuna considerevole per quello che potrebbe essere davvero l'ultimo esemplare della specie. Nel frattempo, Ferrari continua a consigliare ai nostalgici del cambio manuale di riscoprire la bellezza della guida di un'auto classica, trasformando il passato in una risorsa per il presente.