Furti d'auto elettronici davvero preoccupanti: sono al 74% in Francia

In Francia il 74% dei furti d'auto ormai avverrebbe tramite sistemi elettronici che costano circa mille euro. L'industria automotive sta facendo abbastanza?

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a cura di Dario D'Elia

Il 74% dei furti d'auto in Francia avviene tramite hacking elettronico. Questa è la scioccante rivelazione di Traqueur, la specialista in antifurti satellitari. Secondo un suo approfondito studio nei primi 4 mesi dell'anno tre quarti dei veicoli rubati avrebbero subito un vero e proprio hacking. Sembra essere sufficiente un dispositivo da un migliaio di euro per violare un ampio ventaglio di modelli in pochi minuti. Le chiavi passepartout tradizionali costano circa 70 euro.

ladro

Nulla di nuovo, considerato l'allarme proveniente da Londra, ma forse il problema è che adesso il fenomeno appare dilagante. L'associazione di automobilisti "40 Million Motorists" ha svelato che l'anno scorso sono state rubate 110mila auto e che le più gettonate sono Smart Fortwo (12%), Ford Fiesta (11%) e Peugeot 406 (6%).

"Quasi l'intero parco circolante in Francia può essere violato come un computer. Un ladro d'auto oggi è un tecnico che non ha bisogno di essere un genio informatico. Ha solo bisogno di connettere la sua piccola scatola elettronica per aprire un'auto", ha dichiarato il presidente dell'associazione Pierre Chasseray a La Parisien.

"È una questione di urgenza considerato quanto i furti elettronici siano diventati diffusi. Mi rivolgo ai produttori: rendete sicure le vostre auto".

Il problema di fondo è che i sistemi che consentono l'identificazione delle chiavi di avviamento, tramite radiofrequenza, probabilmente non sono abbasta cifrati. Per un ladro è sufficiente intercettare il segnale per replicarlo. La prova sul campo si è avuta con il lavoro dei ricercatori della Birmingham University e Radbound University, che hanno scoperto una debolezza nel sistema Megamos Crypto, impiegato da Audi, Fiat, Honda, Volvo, Volkswagen e altri produttori. L'hanno svelata quest'estate ma solo perché Volkswagen nel 2012 si è visto riconosciuto in tribunale il diritto di mantenere segreto lo studio.

"I produttori di auto hanno fatto miglioramenti negli ultimi modelli, ma considerato il numero di furti elettronici, comunque non stanno facendo abbastanza o i criminali sono evidentemente un passo avanti", ha dichiarato Pierre Steward della specialista automotive Experveo.

"Se fossi cinico direi che per i produttori un'auto rubata è un'altra vendita assicurata".