Google, il TAR del Lazio conferma la multa di 100 milioni

Google è stata multata per 100 milioni di euro dall'Antitrust, e oggi il TAR del Lazio ha confermato la multa comminata al colosso americano.

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a cura di Francesco Daghini

A maggio dello scorso anno l'Antitrust aveva condannato Google a pagare una multa pari a poco più di 100 milioni di euro come sanzione per aver abusato della propria posizione dominante sul mercato; il motivo di questa multa è legato all'applicazione JuicePass, un'applicazione di Enel X progettata per facilitare l'utilizzo delle colonnine di ricarica per auto elettriche. A distanza di più di un anno il TAR del Lazio ha confermato la multa, respingendo il ricorso presentato dal colosso mondiale.

La multa comminata a Google è arrivata dopo le proteste di Enel X, che si è vista bloccare l'interoperabilità dell'applicazione JuicePass su Android Auto: l'applicazione è un valido supporto a tutti coloro che utilizzano auto elettriche e offre un'ampia gamma di servizi, tra cui la possibilità di prenotare una colonnina di ricarica.

Il garante ha confermato la multa, sottolineando come Google abbia intenzionalmente ostacolato la concorrenza preferendo l'utilizzo della propria app, Google Maps, a quelle di altre società.

"Google, rifiutando a Enel X Italia di rendere disponibile JuicePass su Android Auto, ha ingiustamente limitato le possibilità per gli utenti di utilizzare la app di Enel X Italia quando sono alla guida di un veicolo elettrico e hanno bisogno di effettuare la ricarica"

Per calcolare l'importo della multa, l'Antitrust si è basata sul fatturato che Google comunica in riferimento all'area EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa) e ha tenuto conto anche della durata del problema nel tempo: il fatto di impedire l'utilizzo di JuicePass durante la guida tramite il sistema Android Auto ha potenzialmente rallentato la diffusione delle auto elettriche e anche questo aspetto incide nella cifra che è stata comminata come multa.

Ora resta da capire come si evolverà la situazione in seguito a questa decisione confermata dal TAR, con la possibilità che gli equilibri del mercato cambino profondamente togliendo a Google il monopolio su diversi software che utilizziamo quotidianamente.