Google multata, dovrà pagare 250 milioni di euro. Ecco perché.

Le autorità francesi hanno multato Google per 250 milioni di euro per violazioni delle regole sulla proprietà intellettuale dell'UE nel rapporto con gli editori.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google, più precisamente Alphabet, è stata multata per 250 milioni di euro dall’antitrust francese per violazioni delle normative UE sulla proprietà intellettuale nell'interazione con gli editori. 

In parole povere, la sanzione arriva perché l’AI di Google Gemini (prima si chiamava Bard) avrebbe usato articoli protetti da copyright senza notificare i giornali stessi. La società ha accettato la multa e ha proposto misure correttive per le carenze riscontrate, pur sostenendo che la multa sia sproporzionata. 

Google ha dichiarato che accetta l'accordo "perché è ora di andare avanti", rinnovando l’impegno a valorizzare i contenuti di qualità e a sviluppare una collaborazione costruttiva con gli editori francesi.

La decisione francese riflette una disputa in corso sulla violazione dei diritti d'autore, iniziata con le lamentele di importanti organizzazioni di stampa francesi, tra cui l'Agenzia France Presse. Una diatriba che, in modo simile, si sta svolgendo anche altrove nel mondo e che riguarda anche OpenAI - azienda che sviluppa il popolare ChatGPT.

La mela della discordia è sempre l’accesso ai contenuti online: gli editori vorrebbero un qualche tipo di riconoscimento, ma Google non ne vuole sapere. In alcuni paesi ciò ha portato all’eliminazione di Google News (Spagna), o di prodotti simili - per esempio Facebook in Canada non mostra le notizie dei giornali. 

La questione resta irrisolta ma ci sono alcune cause aperte, e altre probabilmente saranno avviate nei prossimi mesi. Le decisioni dei giudici sicuramente avranno un qualche effetto, e potrebbero arrivare nuove leggi specifiche che cambiano il nostro rapporto con le IA. 

Per ora, la decisione dell’antitrust transalpino rappresenta uno sviluppo nel campo della proprietà intellettuale online, e sottolinea la necessità di chiarire le norme e proteggere i diritti degli editori e delle agenzie di stampa. La multa impone a Google di rispettare gli impegni concordati e di adottare misure per garantire una maggiore trasparenza e rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nelle sue interazioni con gli editori.