I cordoli stradali si trasformano in stazioni di ricarica invisibili per veicoli elettrici, rivoluzionando l'approccio alle infrastrutture urbane. Rheinmetall, azienda tedesca attiva anche nell'industria siderurgica e degli armamenti, ha sviluppato una soluzione che potrebbe risolvere uno dei principali ostacoli alla diffusione della mobilità elettrica nei centri urbani densamente popolati: la presenza ingombrante delle colonnine di ricarica. Il sistema denominato Curb Charger, dopo una fase pilota a Colonia, è pronto per essere commercializzato su larga scala, proponendo un modello di integrazione tecnologica che rispetta l'estetica cittadina.
Guardando un marciapiede dotato di Curb Charger, difficilmente si noterebbe qualcosa di diverso rispetto a un normale bordo stradale. Il sistema si mimetizza perfettamente con l'arredo urbano esistente, presentandosi come un semplice cordolo leggermente più largo del normale. All'interno di questa struttura apparentemente ordinaria si cela tuttavia un complesso sistema elettronico capace di erogare fino a 22 kW in corrente alternata (più potente di una wallbox), potenza più che sufficiente per una ricarica standard.
La tecnologia sviluppata da Rheinmetall risponde a molteplici esigenze: preservare lo spazio pedonale sui marciapiedi, spesso già congestionati nelle città storiche europee; ridurre al minimo l'impatto visivo, particolarmente importante nei centri storici; semplificare l'iter autorizzativo, notoriamente complesso quando si tratta di modificare l'aspetto delle strade urbane. Il tutto mantenendo la funzionalità e l'efficienza delle tradizionali colonnine.
L'interfaccia utente mantiene la familiarità dei sistemi tradizionali: si utilizza un normale cavo Tipo 2 e l'attivazione avviene tramite badge RFID, QR code o applicazione mobile. L'integrazione con i principali sistemi di gestione è garantita grazie al protocollo OCPP 1.6, mentre la connettività è assicurata via 4G o Ethernet.
Tra gli aspetti più innovativi del Curb Charger spicca il sistema denominato "CurbSwap", che permette la sostituzione del modulo elettronico in meno di dieci minuti in caso di malfunzionamento. Questa caratteristica riduce drasticamente i tempi di inattività e i costi di manutenzione, eliminando la necessità di opere murarie o scavi per interventi di riparazione. La certificazione IP68 garantisce inoltre la resistenza a condizioni meteorologiche avverse, confermando la solidità di una soluzione progettata per funzionare stabilmente in ambiente esterno.
La sperimentazione condotta a Colonia ha prodotto risultati estremamente incoraggianti. In collaborazione con TankE GmbH e l'amministrazione locale, il sistema ha erogato oltre 50 MWh nell'arco di circa un anno, con una media di 19 kWh per sessione di ricarica, equivalenti a circa 120 km di autonomia per un veicolo elettrico medio. Particolarmente significativo il dato sulla disponibilità del servizio, superiore al 99%, che testimonia l'affidabilità dell'infrastruttura.
Per un paese come l'Italia, ricco di centri storici tutelati e città d'arte con rigorosi vincoli paesaggistici, la soluzione proposta da Rheinmetall rappresenta un'opportunità particolarmente interessante. Città come Roma, Firenze o Venezia potrebbero beneficiare di un sistema di ricarica che non altera la percezione visiva degli spazi urbani storici, consentendo al contempo di procedere con l'elettrificazione della mobilità.
Il sistema modulare consente inoltre un'implementazione graduale e mirata, permettendo alle amministrazioni di pianificare l'installazione in base alle reali necessità del territorio e alle disponibilità di bilancio. La rapidità di installazione, unita alla ridotta invasività dei lavori necessari, rappresenta un ulteriore punto a favore in contesti urbani dove i cantieri stradali sono spesso problematici per la viabilità.
La tecnologia Curb Charger potrebbe rappresentare anche una soluzione efficace per i quartieri residenziali ad alta densità abitativa, dove la carenza di garage privati o parcheggi dedicati rende particolarmente complessa la ricarica domestica. Trasformare i parcheggi su strada in potenziali punti di ricarica, senza modificarne l'aspetto, potrebbe accelerare significativamente la transizione verso la mobilità elettrica nelle aree urbane.
non vedo l'ora di inserire il cavo di ricarica sotto una bella pioggia, appena apri lo sportello si riempie di acqua.
per non parlare della neve, devi spalare quando c'è la neve?
c'è poi anche la sporcizia, cosi al suolo si riempiranno di schifezze in breve.
secondo me è una pessima idea.
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