Il giovane hacker che ruba gli ingegneri a Tesla

Continua la sfida a distanza tra George "Geohot" Hotz e Tesla. Dopo le recenti dichiarazioni riguardo alla bontà della loro soluzione, il giovane hacker ha infatti strappato proprio a Tesla un promettente ingegnere italiano, per metterlo al lavoro sulla propria auto.

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a cura di Alessandro Crea

George "Geohot" Hotz, il giovane hacker famoso per aver violato i sistemi di sicurezza di Apple e Sony e per essersi creato in garage un'auto a guida autonoma, non è certo uno che le manda a dire.

Già in passato infatti più volte aveva punzecchiato Elon Musk e la Tesla, sostenendo che la sua auto sarà molto migliore della loro e recentemente è arrivato un altro "sgarbo". Il giovane e promettente ingegnere italiano Riccardo Biasini è infatti passato da Tesla proprio a Comma.ai, l'azienda fondata da Hotz, con l'obiettivo di metterlo al lavoro sull'integrazione del software di guida autonoma all'interno dell'auto.

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Gli obiettivi di Hotz e di Comma.ai comunque non sono ancora del tutto chiari. È ovvio che l'hacker abbia in mano un software molto promettente, forse in qualche modo anche più affidabile ed avanzato di quello realizzato da alcuni famosi competitor come Google o Tesla e recentemente ha ricevuto anche un sostanzioso finanziamento di 3.1 milioni di dollari.

Anche se la cifra però può sembrare consistente non lo è affatto e le difficoltà di realizzare un'auto sono elevatissime anche per colossi industriali ma non del settore come Apple, Tesla o Google, figurarsi per un attore di dimensioni molto più modeste come Comma.ai.

Che Hotz voglia in realtà solo mettere a punto qualche prototipo per dimostrare la bontà della propria soluzione e poi cedere il tutto a qualche grande produttore di auto tradizionali, come ha fatto recentemente Cruise Automation con General Motors? Staremo a vedere.