Il governo italiano ha trovato (forse) un alleato per produrre elettriche in Italia

Anche se al momento siamo ancora nel terreno delle voci di corridoio, sembra che il governo sia in trattativa con BYD per avviare la produzione in Italia.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L'ambizione di produrre almeno un milione di veicoli all'anno in Italia sembra avvicinarsi alla realtà, con Stellantis che potrebbe non essere l'unico attore a realizzare questa visione. Emergono voci di possibili colloqui tra il gigante automobilistico cinese BYD e il governo italiano per stabilire un impianto produttivo nel Bel Paese.

Per BYD, questo segnerebbe il secondo impianto in Europa, dopo quello di Szeged in Ungheria, che diventerà operativo entro i prossimi tre anni. Sebbene i dettagli sui modelli rimangano ancora oscuri, è probabile che si tratti di veicoli elettrici al 100%, con l'ipotesi che potrebbero essere vetture più compatte e accessibili, come la Dolphin.

Dal canto suo, il governo italiano, guidato dal ministro Adolfo Urso, responsabile delle Imprese e del Made in Italy, ha manifestato un forte interesse nell'attirare un secondo produttore automobilistico nel paese. "È un progetto su cui lavoriamo da mesi e abbiamo avuto colloqui significativi con alcuni partner stranieri," ha dichiarato Urso.

Se questa ipotesi si concretizzasse, rappresenterebbe una situazione vantaggiosa per entrambe le parti. Da un lato, consentirebbe all'Italia di incrementare la produzione di veicoli in un momento cruciale in cui l'elettrificazione sta emergendo come una priorità e le vendite tradizionali stentano a decollare. Dall'altro, BYD potrebbe beneficiare dall'evitare i dazi doganali sulle importazioni ed esportazioni, soprattutto in un contesto in cui l'Europa minaccia di imporre tariffe aggiuntive sulle vetture asiatiche.