In autostrada con la moto 125 grazie al nuovo codice della strada

Nuovo Codice Strada in Italia: motocicli 125 cc sulle autostrade, inasprimento delle multe e focus sulla sicurezza delle strade.

Avatar di Luca Zaninello

a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Il panorama delle strade italiane sta per subire un cambio epocale, grazie all'emendamento presentato dalla Lega che abbassa i limiti di cilindrata per consentire l'accesso dei motocicli alle autostrade e tangenziali. Questo significativo passo avanti sarà effettivo con l'approvazione del nuovo Codice della Strada, atteso presto in Parlamento.

Il provvedimento, proposto dai deputati Marchetti, Maccanti, Dara, Furgiuele e Pretto, permetterà ai motociclisti di guidare veicoli da 125 cc su autostrade e tangenziali, a condizione che siano maggiorenni. Una mossa salutata come un "intervento di buonsenso atteso da anni" dalla Lega, che vede in questo cambiamento una semplificazione della vita per famiglie e utenti delle due ruote, allineando l'Italia al resto dell'Europa.

Attualmente, l'articolo 175 del Codice della Strada regola la circolazione di moto e scooter in autostrada e tangenziale, stabilendo una cilindrata minima di 150 cc per l'accesso. La violazione di questa norma comporta multe da 42 a 173 euro, la decurtazione di due punti e l'obbligo di abbandonare la strada principale alla prima uscita disponibile.

Il nuovo Codice della Strada non solo apre le porte alle cilindrate inferiori, ma si concentra anche su comportamenti pericolosi alla guida. Questo include sanzioni più severe per guidare sotto l'influenza di alcol o sostanze stupefacenti, oltre all'uso del cellulare durante la guida. La proposta include anche un inasprimento delle multe per il superamento dei limiti di velocità, nuove norme per le ZTL e autovelox, con un'accresciuta attenzione alla sicurezza di ciclisti e guidatori di monopattini.

La strada verso l'approvazione definitiva in Parlamento del nuovo Codice della Strada è l'ultimo passo da compiere per porre fine a questa "anomalia tutta italiana", come sottolineato dalla Lega. La speranza è che questo cambiamento porti non solo a una maggiore libertà di movimento per i motociclisti, ma anche a una guida più sicura e responsabile su tutte le strade del Bel Paese.