L'Antitrust indaga sui taxisti: ostacolano l'app MyTaxi

L'AGCM ha avviato procedimenti istruttori carico delle principali società di taxi romane e milanesi poiché ostacolano l'attività di MyTaxi.

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a cura di Dario D'Elia

Le principali società di taxi romane e milanesi sono finite nel mirino del Garante della Concorrenza e del Mercato, a seguito della denuncia della società Mytaxi Italia, che consente via app di prenotare, pagare e valutare i taxi.L'accusa è di "impedire od ostacolare l'ingresso di nuovi operatori nel mercato della raccolta e dello smistamento della domanda del servizio taxi". Il tutto sfruttando clausole di esclusiva.

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"Mytaxi evidenzia inoltre condotte delle predette societaÌ€ ostative allo sviluppo di ogni altro strumento di raccolta della domanda ulteriore rispetto al radiotaxi e consistenti, in particolare in ostacoli allo sviluppo del c.d. numero unico comunale, nonché́ in recessi da contratti con tassisti che avevano iniziato a utilizzare l'app Mytaxi", si legge nei documenti.

La nota paradossale di questa vicenda è che MyTaxy, sbarcato in Italia nel 2015, sembrava delinearsi come un alleato dei taxisti contro l'emergente Uber. In fondo l'app gratuita (iOS e Android) consente di richiedere un taxi, stabilire la localizzazione di richiedente e veicolo, avere il tempo stimato per l'arrivo, etc. Insomma, mette in comunicazione il cliente e il taxista.

"La nostra applicazione rispetta tutte le leggi attualmente in vigore e la nostra stessa presenza sul mercato è la dimostrazione che l'innovazione tecnologica nel settore non necessita di specifiche modifiche normative", sosteneva ai tempi la General Manager mytaxi Italia, Barbara Covili.

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L'App My Taxi

Adesso però MyTaxy sembra essersi scontrato con la dura realtà: il mondo dei taxi fa blocco. Radiotaxi 3570 Soc. Coop., Cooperativa Pronto Taxi 6645 S.c., Samarcanda S.c. a Roma, e Taxiblu S.c., Yellow Tax Multiservice S.r.l., Autoradiotassi Soc. Coop. a Milano dovranno rispondere all'AGCM di tutti gli ostacoli che hanno posto per "l'utilizzo simultaneo da parte dei singoli tassisti di vari intermediari per la fornitura di servizi di raccolta e smistamento della domanda del servizio taxi".

A Milano persino la scomparsa delle colonnine e la sua sostituzione con il numero unico comunale (02.7777) non è stato gradito e i principali operatori si sono rivolti al TAR Lombardia per l'annullamento della gara per il software di gestione chiamate del Comune.

"Nella giornata del 24 gennaio 2017 i funzionari dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l'ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno eseguito una serie di ispezioni nelle sedi delle società interessate, parti del procedimento, ritenute in possesso di elementi utili ai fini dell'accertamento, oltre che nella sede di Unione dei Radiotaxi d'Italia - URI, associazione nazionale dei gestori di radiotaxi", ha sottolineato l'AGCM.

Entro 60 giorni le parti in causa potranno sottoporre le rispettive memorie difensive. Dopodiché il Garante prenderà una decisione. Il procedimento in ogni caso dovrà concludersi entro il 31 marzo 2018.