Mercedes EQA 250+, cosa ci piace cosa no | La nostra prova

Se cercate un SUV compatto completamente elettrico, Mercedes con EQA offre una vettura sofisticata e al passo con le richieste del mercato.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La gamma EQ rappresenta per Mercedes la famiglia di prodotti completamente elettrici, nati pertanto con tre obiettivi ben chiari in mente: non consumare alcun litro di carburante, produrre emissioni zero e accompagnare i possessori più fedeli, e i futuri acquirenti, alla transizione elettrica. La serie EQ è in continua crescita e all’attuale vanta cinque modelli declinati su quasi ogni segmento di mercato; dalla compatta EQA, che eredita le dimensioni dalla GLA, fino all’ammiraglia EQS, la Classe S elettrica.

Nata gli inizi del 2021, oltre 2 anni fa, Mercedes EQA è un SUV compatto destinato all’utilizzo urbano e utilizza la piattaforma MFA2 allungata di 50mm. Allo stato attuale, il sito del costruttore offre solo due configurazioni disponibili: EQA 250+, oggetto di questa prova, e EQA 350 4Matic, più potente e con maggiore motricità (a discapito dell’autonomia).

Per dare un’idea in termini di misure: EQA è lunga 4,46 metri, larga 1,83 metri e alta 1,62 metri. Nella stessa categoria troviamo Hyundai Ioniq 5, Kia EV6, Nissan Ariya, Volkswagen ID.4 e Volvo C40.

Cosa ci convince

Mercedes EQA è il terzo modello elettrico della casa tedesca ed eredita alcuni elementi dal SUV endotermico GLA, dal quale appunto si ispira su più aspetti. L’estetica è quasi invariata ma lascia ugualmente spazio a forme rielaborate per interpretare gli stilemi delle elettriche della casa tedesca, a partire dalla calandra anteriore fino alla firma luminosa.

Come da tradizione Mercedes, troviamo finiture attentamente curate nei minimi dettagli con materiali di pregio e ben abbinati. Apprezzabili anche le ricercate cromature esterne che donano sempre un tocco di eleganza e classicità.

La plancia è moderna e segue gli stilemi della casa: bocchette d’areazione tonde e retroilluminate, elementi in piano black e ampi schermi dedicati all’intrattenimento e alla guida. Android Auto e Apple CarPlay sono disponibili di serie solo nella variante cablata, così come il sistema di ricarica a induzione che torna sempre utile soprattutto nei viaggi di lunga durata. Sfiziose le luci soffuse selezionabili in oltre 50 colori e le tre prese USB-C anteriori (due sono nell’ampio vano all’interno del bracciolo fra le poltrone), che si sommano a quella posteriore. Ottimi anche i pulsanti fisici deputati alla regolazione della temperatura all’interno dell’abitacolo; sappiamo che è una preferenza puramente personale, ma apprezziamo sempre quando il costruttore decide di usare pulsanti fisici anziché comandi a sfioramento.

Convince sempre l’infotainment MBUX di Mercedes, grazie a una grafica curata, la velocità d’interazione e le molte funzioni che offrono un uso completo e soddisfacente anche se non volete usare CarPlay o Android Auto. È difficile oggi resistere dal collegare lo smartphone quando sono presenti i sistemi d’intrattenimento Apple o Google, ma complice il fatto che per il primo accoppiamento è necessario collegare un iPhone con il cavo, abbiamo passato metà della prova senza CarPlay e abbiamo potuto, appunto, apprezzare il lavoro di Mercedes. Il sistema è soprattutto veloce, risponde subito ai comandi, e si attiva in pochi secondi dopo essere entranti nell’abitacolo, sfruttando la connessione allo smartphone. Insomma, molto bene.

L’abitabilità è degna di nota: a bordo di EQA c’è abbastanza spazio per stare comodi in quattro persone, con un grande agio in altezza e per le gambe. I sedili anteriori sono comodi, regolabili e riscaldabili.

Cosa non ci convince

Mercedes EQA 250+ è una vettura sofisticata e dotata di numerosi assistenti alla guida che, però, appaiono troppo aggressivi e poco permissivi. Il riconoscimento della corsia funziona bene ma è sufficiente avvicinarsi un po’ troppo alla linea di mezzeria o al bordo della strada per attivare la frenata d’emergenza, che poi, per fortuna, risulta essere un rallentamento momentaneo, che tuttavia non fa per niente piacere. Ci è anche capitato di effettuare una retromarcia un po’ troppo veloce e ritrovarci con l’auto piantata per via della frenata di emergenza; probabilmente l’auto ha calcolato l’accelerazione e la vicinanza di un muro laterale, ma in realtà stavamo sterzando e anche nella più malaugurata delle ipotesi non avremmo colpito quell’ostacolo. Insomma, c’è qualcosa da rivedere.

Sottotono anche i vani di carico; mentre quello anteriore dimostra ancora una volta che ereditare piattaforme endotermiche non è un grande vantaggio in termini di spazio, quello posteriore offre una capacità di carico limitata. Comodo il bagagliaio elettrico di serie, così come la soglia senza alcun gradino, anche se il vano di carico, da poco meno di 400 litri, non fa gridare al miracolo. Il doppio fondo, sfruttabile sulle sorelle endotermiche, qui si riduce a un piccolo spazio dove mettere i cavi batteria, senza le loro borse. A venire in aiuto di chi ha bisogno di più spazio, dopotutto si tratta di un SUV, c’è lo schienale abbattibile in tre frazioni, 40, 20 e 40.

Come va

EQA 250+ vanta un propulsore elettrico da 190 cavalli (140 kW) abbinato ad una batteria da quasi 71 kWh; l’autonomia in questo caso è di circa 400 km. È un valore sufficiente, ma non troppo esaltante, considerando che con una guida allegra si scenderà sotto i 350 km.

Buono l’intervento della frenata rigenerativa che permette di guidare l’auto quasi costantemente senza intervenire sul freno. Tuttavia, non esiste una modalità “One Pedal Drive”, cioè l’auto non rallenta fino a fermarsi, dovrete sempre intervenire sul freno per fermarla completamente. Quando invece interverrete sul freno, e poi lo rilascerete senza accelerare, l’auto ha un comportamento non particolarmente fluido poiché la frenata rigenerativa tarda una frazione di secondo ad attivarsi.

Oltre alla modalità di guida standard (comfort), e quella sportiva, c’è una modalità “Eco”, che tuttavia abbiamo trovato poco utilizzabile. Appena s’inserisce questa mappa sembra di guidare un’auto fin troppo parca in termini di potenza. L’obiettivo di questa modalità è togliere dalla sensibilità del piede del guidatore l’onere di dosare il gas per consumare poco, e di conseguenza quando premerete l’acceleratore, l’auto si muoverà appena. Si tratta di qualcosa di molto soggettivo, chi ha provato quest’auto ha un piede molto sensibile e riesce a massimizzare i consumi anche senza l’intervento di una soluzione elettronica come questa, di conseguenza la modalità Eco è veramente troppo conservativa.

La ricarica in corrente alternata è a 11 kW, mentre in continua può assorbire fino a 100 kW. In quest’ottica, il tempo di ricarica con 11 kWh è di poco meno di 6 ore.

Conviene?

La gamma EQA parte da 56mila euro per la variante 250+ e quattro sono gli allestimenti che mette a disposizione il costruttore tedesco. Le concorrenti non sono poche e spulciando il listino, l’unica alternativa premium sul mercato è quella di casa Volvo (o quelle, se prendiamo in considerazione anche XC40 Recharge). Con una migliore taratura dei sistemi ADAS e con un utilizzo più accorto dello spazio di archiviazione a bordo, siamo sicuri che Mercedes EQA potrebbe essere una valida alternativa al più classico GLA endotermico e in generale ai SUV compatti. Certo, siamo pur sempre nel campo delle vetture premium, pertanto non è difficile salire velocemente di prezzo con qualche accessorio.