L'evoluzione dei piani Mercedes-Benz riflette un approccio pragmatico verso le esigenze commerciali reali. La testata specializzata Automobilwoche ha raccolto le dichiarazioni di un manager tedesco, che ha specificato come l'azienda sia determinata a mantenere una presenza nel segmento più abbordabile della propria gamma. Una scelta che va contro la direzione intrapresa nel 2022, quando la strategia aziendale puntava decisamente verso il riposizionamento nel mondo del lusso, privilegiando i margini di profitto rispetto ai volumi di vendita.
Il percorso di revisione strategica non riguarda soltanto il posizionamento di mercato, ma coinvolge anche la roadmap della transizione elettrica. Dalla prospettiva iniziale di andare completamente elettrica entro il 2030, Mercedes-Benz ha progressivamente adottato un approccio più flessibile, decidendo di prolungare lo sviluppo e la produzione dei motori endotermici. Questo adattamento riflette le complessità del mercato automotive contemporaneo e la necessità di rispondere alle diverse esigenze dei consumatori globali.
Il destino dei modelli compatti attuali
La riorganizzazione della gamma comporta comunque l'uscita di scena di alcuni protagonisti storici del segmento compatto. La Classe B concluderà la propria carriera secondo i piani originali, con lo stop alla produzione previsto per il 2026. Diverso invece il destino della Classe A, che ha ottenuto una proroga fino al 2028 grazie alla domanda ancora consistente, particolarmente evidente nel mercato europeo dove l'hatchback continua a riscuotere successo commerciale.
La decisione di mantenere in vita la Classe A per due anni aggiuntivi testimonia l'importanza strategica del segmento entry-level, che oggi rappresenta la porta d'accesso al marchio con un prezzo di partenza di circa 36 mila euro. Eliminare completamente questa fascia di mercato significherebbe affidare alla CLA il ruolo di modello base, una vettura di 4,7 metri che nella versione elettrica parte da circa 56 mila euro, cifra che rischia di escludere una porzione significativa di potenziali acquirenti.
Il nuovo modello che dovrebbe raccogliere l'eredità della Classe A non sarà probabilmente un'erede diretta, ma piuttosto una proposta completamente diversa dal punto di vista stilistico e funzionale. Le indiscrezioni parlano di una crossover multienergia costruita sulla piattaforma MMA (Mercedes-Benz Modular Architecture), che rappresenterà il fondamento tecnologico della futura gamma del costruttore tedesco. Questa architettura modulare permetterà di sviluppare sia versioni completamente elettriche che ibride, garantendo flessibilità nell'offerta.
La scelta del formato crossover non è casuale e rispecchia le tendenze consolidate del mercato automotive, dove i SUV compatti e i crossover hanno conquistato quote crescenti di pubblico. Il posizionamento di prezzo dovrebbe rimanere contenuto, seppur probabilmente leggermente superiore rispetto all'attuale Classe A, per mantenere l'accessibilità che caratterizza questo segmento. L'obiettivo è intercettare soprattutto la clientela giovane, tradizionalmente attratta dai modelli entry-level dei marchi premium.
Questa evoluzione strategica dimostra come anche i costruttori più orientati verso il lusso debbano fare i conti con le dinamiche commerciali concrete. La necessità di dare impulso ai volumi di vendita per riequilibrare i conti aziendali ha evidentemente pesato nella decisione di non abbandonare completamente il segmento accessibile. La piattaforma MMA potrebbe rivelarsi più versatile del previsto, dando vita a una gamma di modelli più ampia rispetto alle previsioni iniziali e permettendo a Mercedes-Benz di coprire efficacemente diverse fasce di mercato senza compromettere l'immagine premium del marchio.