Per Audi il futuro è senza dubbio elettrico

Audi ha le idee ben chiare: nel futuro sarà l’elettrico a farla da padrone e durante il press tour a Monaco.

Avatar di Raffaele Gomiero

a cura di Raffaele Gomiero

La Casa di Ingolstadt ha le idee ben chiare: nel futuro sarà l’elettrico a farla da padrone e durante il press tour a Monaco a cui abbiamo partecipato l'ha ben evidenziato. Entro il 2025 saranno ben 30 i modelli elettrificati, di cui 20 totalmente elettrici, mentre entro la fine del 2019 debutteranno quattro modelli ibridi plug-in (A7 Sportback, A8,L, Q5 e Q7 TFSI) che precederanno i modelli PHEV in programma nel 2020 di cui la prima sarà l’Audi Q5 TFSI PHEV, di cui potete leggere la nostra prova in anteprima qui.

Ma questo ambizioso programma ha bisogno di supporti tecnologici adeguati, per questo Audi sfrutterà ben 4 piattaforme elettriche dedicate, in modo da ottimizzare la produzione e coprire tutti i segmenti di mercato.

Le piattaforme saranno così suddivise:

  • MLB Evo: la variante elettrificata del pianale MLB Evo sarà utilizzata per la prima volta sul SUV Audi e-tron (2019), prevede 2 motori (uno per ciascun assale) e successivamente sarà utilizzata per le serie Audi e-tron 50 quattro (2019) e Audi e-tron Sportback (2019).
  • MEB: appartiene a Volkswagen e si tratta di una piattaforma modulare elettrica a 1 o 2 motori. Nel primo caso il motore viene montato in corrispondenza dell’assale posteriore, secondo viene montato un motore per ciascun assale. I modelli sviluppati con essa possono essere a trazione integrale elettrica quattro oppure posteriore e si prevedono future applicazioni per i modelli di classe media e per i compatti a zero emissioni. La prima auto per cui verrà utilizzata sarà la Audi Q4 e-tron.
  • PPE: questa piattaforma concepita e sviluppata con Porsche prevede anch’essa 1 o 2 motori come la MEB e lo stesso discorso dicasi per la trazione. A differenza della MEB la sua applicazione sarà dedicata ai modelli elettrici Premium, quindi parliamo di segmento medio, full size e luxury.
  • J1: anch’essa sviluppata in collaborazione con Porsche è la piattaforma sui cui verranno sviluppate le sportive. Prevede il montaggio di 2 motori a trazione integrale elettrica quattro e vedrà la sua primissima applicazione sull’ Audi e-tron GT prevista nel 2020.

La prima vettura totalmente elettrica sarà il SUV e-tron (2019), mentre entro la fine del 2020 arriverà la supersportiva Audi e-tron GT Concept, realizzata con la piattaforma J1.

Durante il press tour abbiamo avuto modo di provare la A7 Sportback e la Q7 per circa 70 chilometri e le prime impressioni sono state più che buone. Entrambi i modelli garantivano un’autonomia elettrica di circa 40 km e montavano rispettivamente una batteria da 14,1 kWh (A7) e una da 17,3 kWh (Q7). Alla fine della prova siamo arrivati con la batteria davvero agli sgoccioli (avevamo ancora 3 km) però ce l’abbiamo fatta. Certo, durante il percorso abbiamo variato l’andatura facendo entrare in funzione talvolta anche il motore termico, ma ricaricando la batteria oppure conservandone la carica (funzione Hold) per i tratti dove serve (la città in sostanza), abbiamo sfruttato davvero al massimo l’autonomia.

Gran parte del merito è della tecnologia a bordo che lavora in perfetta collaborazione con il navigatore, che una volta settato il percorso comunica all’auto la gestione ottimale della batteria e dei motori. Quando ci si avvicina a una rotonda, una curva particolarmente lenta o una rotonda, l’auto avverte il guidatore con un leggero colpetto/vibrazione sul pedale dell’acceleratore, comunicandogli di rilasciarlo e permettere così la ricarica della batteria in frenata. Frenata prevista perché avendo inserito il percorso sul navigatore l’auto sa già dove andremo e quindi può prevedere cosa faremo, frenate e accelerate comprese.

Il percorso che abbiamo fatto era davvero misto, siamo partiti dalla città, per arrivare in collina passando dall’autostrada, dove entrambi i modelli (A7 all’andata e Q7 al ritorno), si sono rivelati all’altezza delle aspettative. Dal punto di visa delle prestazioni il 2.0 TFSI dell’A7 da 367 CV si è fatto ben sentire in autostrada dove l’elettrico ce lo siamo volentieri dimenticato in città, chiedendo qualche emozione in più alla vettura sfruttando il fatto che abbiamo percorso un tratto di autobahn senza limiti di velocità. Inutile dire che l’A7 è stata tanto dolce in città in elettrico quanto prestazionale in autostrada, confermando la sigla Sportback.

Anche la Q7 non è stata affatto avara nelle prestazioni, il 3.0 TFSI da 456 CV spinge bene e volentieri nei tratti veloci, mentre per quanto riguarda l’autonomia il peso dell’auto non gioca ovviamente a suo favore (ma questo era scontato), ma contrariamente alle previsioni iniziali l’autonomia è stata più che rispettata, del resto è con lei che siamo arrivati a casa a filo di batteria. Per darvi un’idea dell’andatura, calcolate che sulle provinciali abbiamo tenuto sempre una media di 60/70 km/h (da limite) e solo in autostrada abbiamo toccato per brevi momenti (dove possibile ovviamente) i 200 km/h che hanno fatto consumare benzina anziché elettricità.

Per permetterci di gestire la batteria a bordo dell’auto saranno previsti 3 programmi di marca: EV, Auto e Hold. Il primo darà priorità alla trazione elettrica, il secondo attiverà la modalità ibrida automatica e il terzo bloccherà l’attivazione del motore elettrico attivando costantemente il termico. Questo permetterà di risparmiare la preziosa energia elettrica in vista di un utilizzo più sensato e conveniente come ad esempio l’arrivo in una città con relativo traffico, oppure una coda imprevista in autostrada dove si procede a passo d’uomo.

Insomma, in vista di quanto avete letto possiamo dire che Audi entra di gran prepotenza nella mobilità elettrica e i numeri lo confermano. I modelli sono davvero tanti, di prestigio e performanti sotto ogni punto di vista e noi ovviamente non vediamo l’ora di metterci dietro al loro volante per darvi un’opinione un po' più approfondita.