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a cura di Valentina Acri

L’azienda italiana Zagato realizzerà, in collaborazione con Persico Marine, il runabout Persico Zagato 100.2. L'hyperboat sarà prodotto in una serie limitata di nove esemplari mentre per le consegne si dovrà attendere la fine del 2023.

Look contemporaneo ma completamente essenziale per il Persico Zagato 100.2. mentre la sigla 100.2  indica l’inizio del secondo secolo di attività dell’atelier milanese nato, come dichiara l’azienda, per vestire auto e aerei con carrozzerie su misura.

A contraddistinguere il motoscafo da diporto la presenza di un jet pod elettrico da 279 Cavalli, sviluppato e fornito da Sealence, e una batteria da 88 kWh posizionata a poppa. Nello specifico, il motore DeepSpeed della PZ 100.2 ha circa 28 miglia nautiche di autonomia, mentre la versione long range disponibile raddoppia la capacità degli accumulatori a 166 kWh aumentando, dunque, a 50 miglia nautiche la percorrenza massima. Come spiega l’azienda, il punto di forza dei DeepSpeed è la maggiore efficienza rispetto a quella dei tradizionali sistemi a elica o idrogetto.

Con la Persico Zagato 100.2 vogliamo pensare al futuro raccogliendo la grande tradizione del passato. Questa barca riprende la tradizione dei “canot automobile” di inizio Novecento per portarla nel futuro grazie al saper fare di tutte le parti coinvolte che ringrazio e, mi piace sottolinearlo, sono tutte italiane. In Persico Marine abbiamo dimostrato di saper costruire imbarcazioni a vela in serie limitata, questo è l’esordio nel few-off a motore con il nostro brand, dichiara Marcello Persico, ceo di Persico Marine.

Non a caso, il lavoro avviato da Zagato e Persico si basa su un’essenzialità che pone alla base del progetto tecnologia, design e prestazioni. Le due società hanno infatti deciso di impegnarsi per trasferire nella nautica a motore non solo i loro know-how ma anche le qualità di designer, stilisti e di costruttori di barche dalle tecnologie uniche.

Lo scafo della Persico Zagato 100.2 ha l’impostazione tipica di una carena planante classica, le cui linee d’acqua sono state ottimizzate in modo tale che il baricentro di volume si trovi in una posizione tale da garantire una perfetta efficienza sia nel regime che dovrà garantire la massima autonomia, sia in condizioni di piena planata per raggiungere la massima velocità. Questa è la contrapposizione chiave delle barche elettriche: massimizzare le efficienze per autonomia e velocità massima. Che, nel caso specifico, è importantissima superando i 40 nodi. È questa la sfida cruciale alla base dell’architettura navale del progetto. Persico Zagato 100.2 è nativa elettrica ed è questo che la rende speciale e migliore di tutte le barche “elettriche” derivate da un modello tradizionale endotermico, ha commentato Davide Leone, responsabile delle linee d’acqua per conto del team progettuale Leading Edge.