Porsche GT Day 2023, la prova della gamma GT

In occasione del Porsche GT Day al Porsche Experience Center di Franciacorta abbiamo avuto la possibilità di provare la gamma GT, su 718 e 911.

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a cura di Paolo Tognon

In occasione del fantastico GT Day organizzato da Porsche, ci siamo recati al Porsche Experience Center di Franciacorta per provare tutta la gamma GT. A pochi metri dall’ingresso l’emozione era già forte perché dalla strada l’enorme struttura e la pista con disegni rossi, dedicata al drift, non passano certo inosservati.

L’accoglienza appena fuori dall’ingresso, con ben 3 Porsche GT3 RS di colore diverso, fa subito intendere la regina della giornata, entro e mi ritrovo in una struttura spettacolare, è riuscita a superare le mie aspettative che non erano certo basse. A partire dall’esterno con l’erba finemente tagliata e il piazzale perfettamente pulito e in ordine, la casa tedesca ha dato vita ad una struttura che ti lascia senza fiato e che in qualche modo ricalca le sue vetture per la forma sinuosa e per uno stile ed una cura maniacale di ogni dettaglio.

Essenzialmente si sviluppa su due piani, all’ingresso troviamo la reception e lo shop, contornati da varie auto espositive come la RSR e volutamente più nascoste le sale corsi dalle quali si può accedere direttamente al piazzale interno.

Al piano superiore di questo enorme open space si trovano la zona bar e il ristorante che si affaccia sulla pista, dove nel pomeriggio proverò tutta la gamma GT, sì perché la mattina vengo invitato a scegliere un’auto della gamma GTS e provarla per un paio d’ore per le strade del lago d’Iseo.

La gamma GTS si frappone tra la gamma S/Turbo e la gamma GT. È sicuramente più stradale e confortevole di una gamma GT ma più sportiva rispetto alla gamma S/Turbo, attenzione che non significa più prestazionale perché la Turbo ha più cavalli e prestazioni maggiori, ma come configurazioni e direzione del progetto la gamma GTS rappresenta la parte più sportiva.

Devo ammettere che sono rimasto molto indeciso su quale provare, ma in una giornata primaverile perfetta il richiamo della decappottabile è stato il più forte, così ho scelto la 911 Targa 4 GTS. Sistemo il sedile e parto subito, il feeling è stato immediato, l’auto è docile, il sound cupo e presente ma non fastidioso e tutto sembra al posto giusto, mantengo un’andatura tranquilla e mi rendo subito conto dell’incredibile confort del sedile che ti avvolge in un morbido abbraccio, non me lo sarei mai aspettato dalla gamma GTS. Percorro qualche altro chilometro, mi fermo ad un semaforo dove a pochi metri stavano facendo dei lavori stradali e rimango scioccato anche dal confort acustico, non sentivo quasi niente nonostante l’escavatore in movimento, la musica in auto era spenta per sentire il sound del motore e mi sono proprio domandato come fosse possibile, soprattutto considerata la capote in tela.

Decido così di abbassare la capote, cosa che purtroppo è possibile fare solo ad auto completamente ferma, e riprendo a girovagare con il sorriso stampato sul volto, mi piace perché l’aria è pochissima anche aumentando un po’ l’andatura, ma è giunto il momento di testare, almeno in parte, le vere doti della gamma GTS. Cerco il modo di passare in sport ma probabilmente a capote abbassata non me lo lascia fare, così mi fermo nuovamente, chiudo tutto, premo il pulsante per aprire gli scarichi e premo anche quello drive mode in bella vista sul volante. Il suono cambia parecchio, un conto alla rovescia parte sul quadro strumenti, premo a fondo sull’acceleratore e comincia così una melodia dallo scarico che mi accompagna insieme alle fulminee cambiate e alla costante accelerazione. I 480cv si sentono tutti ma purtroppo sono costretto a mollare in fretta perché in un attimo ci si ritrova a velocità proibitive, dopo pochi secondi che non si spinge con decisione sull’acceleratore l’auto torna automaticamente in modalità normale, solo gli scarichi rimangono aperti a meno che non siate voi a decidere di chiuderli.

Anche sulle stradine sconnesse di campagna l’auto rimane confortevole, la frenata impeccabile e potentissima, in classico stile Porsche, e la tenuta di strada, per quanto mi sia stato possibile testarla su strade di campagna è davvero notevole, un difetto però l’ho riscontrato: per essere della Gamma GTS il frontale si alleggerisce troppo ed è l’unica sensazione che non mi è piaciuta, ma per tutto il resto è fantastica.

Vale i circa 200.000 € di costo? Assolutamente sì se volete un’auto da turismo veloce che possa trasformarsi in un missile all’occorrenza. Riportata indietro la 911 mi aspettava un succulento pranzo, anche in questo caso immaginavo che Porsche avesse all’interno della sua struttura un ristorante all’altezza ma non mi aspettavo fino a questo punto, in tutta questa splendida giornata nulla è mai stata lasciata al caso.

Gamma GT in pista

Arriva finalmente il pomeriggio e io non vedo l’ora di mettermi al volante di alcune tra le vetture da track day più entusiasmanti del pianeta. La filosofia che contraddistingue questa gamma ricalca quella di un tempo, quando i corridori automobilistici partivano da casa facendo un viaggio, correvano in pista, spesso vincendo, e poi tornavano a casa con la stessa auto. Soprattutto dalla nascita dei modelli GT3 la forza di Porsche è stata questa dicotomia di utilizzo pista ed uso quotidiano, potete veramente andarci in ufficio e utilizzarla anche nel week end per dei track day polverizzando praticamente tutti gli altri.

Ma torniamo alla mia esperienza.

Parto dalla 718 Cayman GT4, entro in pista in tandem con altre due vetture più quella dell’istruttore e facciamo qualche giro di ricognizione della pista lunga poco più di 2,5 Km, larga 12 mt e con 13 curve. La pista non è enorme ma è piuttosto tecnica e si riescono a raggiungere circa i 200 Km/h sui rettilinei.

Questo primo turno sul GT4 non è stato molto veloce pertanto sono riuscito a capire che l’auto è bilanciatissima e leggera, circa 1.500Kg (con il cambio manuale sarebbe più leggera) per 420cv, il motore aspirato spinge forte e il cambio è fantastico, manualmente non potreste mai cambiare con quella rapidità e anche se non usate le palette, ma lasciate fare a lei, vi garantirà molte soddisfazioni.

Il secondo turno l’ho fatto con la 911 GT3. Con circa 100.000 € in più rispetto ai 100.000 € del costo della GT4 portiamo l’asticella ad un altro livello. Il peso resta praticamente identico alla GT4 ma i cavalli del fantastico motore aspirato salgono a 510 e la coppia sale a 470Nm rispetto ai 430Nm della sorellina minore.

Per i feticisti dei numeri lo 0-100 Km/h viene coperto in soli 3,4 secondi con cambio PDK e la velocità di punta è di 320Km/h ma non sono questi i motivi che ti fanno innamorare di una GT3 perché spesso questi dati, se confrontati con altre supercar, non sembrano poi così spaventosi, anzi, ci si aspetterebbe forse qualcosa in più dalla punta di diamante di Porsche, ed è qui che si cade in fallo, perché basta guardare i tempi al Nurburgring, ormai un riferimento per tutte le case automobilistiche, per capire che ci troviamo davanti ad un’auto nata per quello.

Ma è in particolar modo sulla gamma GT RS che mi voglio soffermare perché la casa tedesca non si è accontentata di due vetture stradali fatte anche per la pista, ma ha voluto dare vita a delle auto da pista fatte anche per la strada. Se pensate che la gamma RS sia solo una trovata commerciale per farvi spendere molti più soldi per qualche piccola modifica vi sbagliate di grosso, basta un solo dato per mettere a tacere ogni dubbio, la GT4 RS al Nurburgring è più veloce della GT4 di 23,6 secondi. Salgo infatti su questa, parto e subito mi rendo conto che la maneggevolezza è incredibile, i CV salgono a 500, la coppia a 450Nm, il carico aerodinamico aumenta in maniera significativa con una deportanza superiore del 25% rispetto alla normale GT4 ed è addirittura regolabile manualmente su tre posizioni l’angolo di inclinazione dell’ala posteriore.

Per la prima volta su questa vettura è disponibile anche il pacchetto Weissach che non è solamente un pacchetto estetico ma contribuisce anche alla riduzione del peso facendo utilizzo, ad esempio, di cerchi in lega di magnesio. Quella che sto testando al momento è dotata di questo pacchetto e in Porsche assicurano che la differenza alla guida si senta.

Vi svelo subito che questa è quella che mi ha emozionato di più, è viscerale nel trasmettervi le emozioni, quando si comincia ad accelerare il sound è il più potente della gamma perché l’aspirazione del motore centrale è proprio lì vicino alla vostra testa, la percezione è che sia leggerissima, che danzi tra le curve come nessun’altra ma sicuramente è un’auto dura e pura che vuole essere guidata senza esitazioni. È scontrosa, è un’auto dura e pura alla vecchia maniera, ma con in più tutte le tecnologie moderne. La verità è che me ne sono follemente innamorato, ritengo che sia oggettivamente la più emozionante, ma se siete amanti del cronometro non la più veloce perché la regina del Nurburgring tra queste è ovviamente la GT3 RS.

La prima cosa che viene in mente guardando la GT3 RS è che sembra un’auto da corsa, poi entrate nell’abitacolo e vi rendete conto che lo è a tutti gli effetti, la massiccia presenza del rollbar, il gigantesco alettone posteriore e le enormi prese d’aria ovunque sono solo le cose che notate più facilmente, ma è guidandola che capite di che pasta è fatta. Il collaudatore Porsche mi aveva avvisato che questa è un livello superiore rispetto alla GT4 RS ma se non la si guida andando veramente forte questa differenza non salta subito all’occhio, posso però garantire che quando si comincia a fare sul serio le differenze sono nettissime.

Questa nuova GT3 RS non ha nulla a che vedere con tutte le altre prima, a detta dello stesso collaudatore non sembra neanche di guidare una GT3 Cup ma addirittura una R. Il carico aerodinamico è elevatissimo, per farvi capire nonostante i suoi 525CV come velocità di punta arriva “solamente” a 296Km/h proprio perché ogni elemento è stato pensato per il miglior carico aerodinamico e il miglior risultato in pista. È stato ad esempio eliminato il piccolo bagagliaio anteriore per fare spazio ad un radiatore centrale e per permettere alle prese d’aria laterali, invece di essere occupate da due radiatori piccoli, di convogliare l’aria verso due condotti al termine dei quali ci sono due alette che si muovono automaticamente per aumentare il carico aerodinamico sulla parte anteriore. Le tecnologie messe in campo per l’ottimizzazione sono comunque tantissime, ad esempio c’è un sistema anti dive per non far affondare l’auto in frenata e mantenerla piatta in tutte le circostanze, la possibilità direttamente dal volante di regolare la compressione e l’estensione degli ammortizzatori anteriori e posteriori anche mentre siete in movimento, avete la possibilità di regolare il differenziale autobloccante con la possibilità di caricarlo o scaricarlo sia in rilascio che in trazione.

Il traction control è regolabile su 7 posizioni, non mi è stata data la possibilità di escluderlo completamente ma ho almeno avuto modo di settarlo al minimo. Dopo qualche giro per prenderci confidenza ho fatto 8 giri di fila continuando ad alzare il ritmo e mi sono reso conto che tutta la tecnologia sopra elencata fa una differenza spaventosa, l’auto è molto più composta del GT4 RS, comunica ogni minimo sassolino sotto le ruote, sterza con una precisione chirurgica e vi trasmette la tranquillità di poter andare ancora oltre in tutte le situazioni. Se pensate di aver superato il punto massimo di frenata lei vi farà riparametrare le vostre convinzioni perché il suo limite è davvero altissimo, non si scompone in frenata, nemmeno in quelle più cattive, non scoda a meno che non lo vogliate o non abbiate sbagliato qualcosa, ha sempre trazione e va sempre forte, l’effetto di schiacciamento al suolo è decisamente superiore rispetto a tutte le altre e adesso capisco come sia stato possibile un tempo di 6 minuti e 49 secondi al Ring.

Anche sforzandomi non sono davvero riuscito a trovarle un difetto se non quello di essere fuori dalla portata del mio portafogli, perché con un prezzo base di 258.000 € per molti rimarrà solo un sogno ma bisogna considerare che costa molto meno di rivali ben più lente di lei in pista.

La mia bellissima esperienza al PEC si è conclusa con la punta di diamante della casa di Stoccarda ma ho scoperto che un’esperienza simile è disponibile per chiunque voglia provarla prenotandola direttamente sul sito. Ci sono molti pacchetti anche a costi accessibili per chiunque e vi garantisco che è un’esperienza da non perdere assolutamente.