Record di vendita per l'industria della bici: registrati ritardi nelle consegne

Grandi numeri per l' industria italiana delle biciclette. Dati raccolti dall'ANCMA e che, seppur positivi, vedono difficoltà nell'approvvigionamento che fanno posticipare i tempi di consegna.

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a cura di Valentina Acri

L'industria italiana delle biciclette ha registrato, nelle scorse settimane, numeri da record; dati importanti diffusi dall'associazione ANCMA e che, seppur positivi, vedono grandi difficoltà di approvvigionamento, che fanno conseguentemente posticipare i tempi di consegna.

Un 2020 da record

L'industria italiana delle biciclette, vede numeri mai registrati prima. Sicuramente grande il merito degli incentivi statali stanziati e bonus, ma non solo. Nel 2019, in Italia, sono state vendute 1,5 milioni di biciclette. Non a caso dunque l’effetto degli incentivi ha  generato una sostanziale crescita del mercato. Inoltre, non manca ormai la volontà di muoversi in città o recarsi a lavoro utilizzando un mezzo più sostenibile.

Mobilità sostenibile: largo alle bici

Il settore si prepara dunque a fare i conti con un anno che vede numeri da primato. Le stime prevedono che entro fine 2020 varcherà la soglia di 2 milioni di unità vendute. Paragonando i dati attuali allo scorso anno, risulta evidente un aumento pari al 20%.

Piero Nigrelli, responsabile del settore bici dell' associazione nazionale Ancma, ha così commentato il grande traguardo raggiunto dell'industria italiana:

Il fatturato del comparto delle due ruote generato con la vendita di biciclette e accessori e dai servizi di riparazione passerà da 1,3 a 1,5 miliardi, distribuiti nei canali Gdo, Gds, online e soprattutto negozi specializzati, dove ancora oggi passa il 70% del fatturato nazionale del settore.  Anche i grandi marchi, che normalmente in questo periodo avevano scorte nell’ordine di 20mila bici, si ritrovano quando va bene con poche centinaia di pezzi in casa.

Nonostante le stime diffuse da Ancma siano decisamente positive, il problema sembrerebbe riguardare lo stesso approvvigionamento. Difatti, le conseguenze legate alla pandemia in corso hanno colpito moltissimi produttori. A mancare è proprio la componentistica , elemento imprescindibile al fine di poter portare avanti la filiera delle due ruote.

Non a caso, ben 250 aziende fanno parte della filiera con un fatturato che si attesta intorno a 1,25 miliardi all'anno e con oltre il 69% della produzione destinata all'estero. Una situazione piuttosto paradossale dunque, se pensiamo che alcune di queste aziende sono costrette a mettere in cassa integrazione i propri dipendenti per mancanza di componentistica e non di ordini.