Avatar di Valentina Acri

a cura di Valentina Acri

Dopo aver parlato delle considerazioni della nuova direttrice di Acea riguardo la nuova mobilità elettrica e sostenibile, tornano sul tema anche alcuni nomi importanti del settore automobilistico come Luca De Meo e Carlos Tavares.

Al centro delle considerazioni del CEO di Stellantis, l’elevato costo delle auto elettriche che impedisce una netta diffusione nel parco circolante.

Se i veicoli elettrici sono costosi, saranno elitari, la classe media non potrà accedervi e avremo un problema di stabilità sociale. Tra l'altro, se non otteniamo volumi sufficienti, non avremo nemmeno un impatto sul pianeta, ha commentato Tavares. 

Come dichiarato in un’intervista concessa dal presidente e amministratore delegato di Renault, Luca de Meo, ci troviamo ancora in una fase in cui i nuovi veicoli sono costosi e solamente alcuni privilegiati posseggono un veicolo elettrico.

Un aspetto della nuova mobilità che non viene tralasciato è quello legato alle colonnine di ricarica e alla necessità di ottimizzare la rete elettrica che sarà fondamentale per alimentarle considerando che “abbiamo a che fare con un'infrastruttura che è una delle più antiche del mondo”.

Secondo Tavares non manca inoltre la possibilità che le vetture elettriche vengano escluse dalla circolazione nelle aree urbane, dichiarando:

Quando avremo solo auto pulite, sicure e convenienti, si continuerà a fare pressioni sull'automobile? Siamo qui per proporre soluzioni, a patto che la società accetti che la libertà di movimento individuale, familiare e professionale rimanga un asse fondamentale del nostro stile di vita. Perché questo tema sia dibattuto, creeremo un forum per la libertà di movimento, annuncia il numero uno di Stellantis. 

L’obiettivo dei due manager rimane di portare avanti il lavoro fatto finora per poter ottimizzare quella che sarà la mobilità del futuro e riportare il ruolo dell’auto al fascino di sempre.

Ho lavorato in Germania, alla Volkswagen e all'Audi. Là c'è un orgoglio per l'industria automobilistica che in Francia non esiste, ha aggiunto il numero uno di Renault.