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a cura di Valentina Acri

La diffusione delle nuove auto elettriche è in crescita ma non mancano alcuni ostacoli che frenano una vera e propria promozione dei veicoli a emissioni zero. A fare un’analisi dettagliata dell’attuale stato del mercato automobilistico è la nuova direttrice generale di Acea, Sigrid de Vries.

A un mese dalla nomina di direttrice dell'Associazione europea costruttori di autoveicoli, Sigrid de Vries ha rilasciato alcune importanti riflessioni sulla mobilità elettrica e sulle sue conseguenze. Fondamentale che il settore delle quattro ruote rimanga competitivo dato che è una forza economica per l’intera Unione europea.

Siamo in una fase storica molto incerta e dobbiamo assicurarci che un’industria così strategica resti competitiva per assicurare gli obiettivi delle zero emissioni e di una mobilità sempre più smart e sicura. Il settore dell’auto è una forza economica per tutta l’Unione con ricavi annuali complessivi di 79,5 miliardi di euro e un indotto fiscale di 375 miliardi per tutti i governi. Inoltre, con 59 miliardi di euro ogni anno, l’automotive è il primo investitore in Europa per ricerca e sviluppo e vale da solo un terzo di tutti gli investimenti della Regione.

Nonostante la quota di vetture elettriche sia riuscita a crescere fino al 10% del mercato durante lo scorso anno, non mancano gli ostacoli che mettono in difficoltà il settore automotive. Tra queste non possiamo non citare quello legato alla costruzione di infrastrutture di ricarica adeguate a rispondere ad una domanda elevata da parte degli utenti, cosi come l’aumento dei costi dell’energia che metteranno sempre più in difficoltà le grandi case costruttrici. La direttrice ha dunque sollecitato una crescita delle infrastrutture di ricarica e catene di approvvigionamento resistenti, anche per le materie prime chiave.

L’industria automobilistica sta guidando la transizione verso una mobilità a zero emissioni. Non c’è testimonianza migliore del fatto che la quota di mercato delle auto elettriche a batteria è quasi raddoppiata, raggiungendo circa il 10% nel 2021.

Da parte sua non è però mancata preoccupazione per l’aumento dell’età media di auto, camion e autobus, considerando tale fattore come un fenomeno da contrastare con nuovi veicoli a patto di garantire che la mobilità rimanga accessibile a tutti i cittadini. Considerazioni positive, invece, per quanto riguarda la sicurezza. Come dichiarato da Sigrid de Vries gli ultimi dati mostrano che l’Ue sta consolidando la sua posizione di leader mondiale nella sicurezza stradale, con un calo di oltre il 17% degli incidenti stradali nell’Ue rispetto all’anno precedente.