Stop agli incentivi per le elettriche, la Germania mette la retromarcia

Il governo tedesco cambia i piani in corso d'opera, costringendo i brand ad un intervento diretto.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La recente decisione del governo federale tedesco di eliminare gli incentivi per le auto elettriche ha gettato nel caos l'intero settore automobilistico. 

Di fronte a questa situazione molti costruttori hanno reagito prontamente, decidendo di coprire integralmente il contributo che spettava allo Stato. Il piano degli incentivi tedeschi prevedeva un sussidio federale di 4.500 euro per le auto elettriche dal costo inferiore a 40.000 euro, con un contributo aggiuntivo da parte dei produttori di 2.250 euro, per un totale di 6.750 euro. 

Questo schema doveva essere in vigore fino al 31 dicembre 2023 e per tutto il 2024, ma ora sembra che il governo non sia più interessato a partecipare. La recente decisione di Berlino di interrompere la raccolta delle domande e chiudere la piattaforma il 17 dicembre è stata una diretta conseguenza della sentenza della Corte di Karlsruhe, che ha dichiarato incostituzionale il trasferimento di ingenti risorse federali da destinarsi inizialmente al contrasto della pandemia del coronavirus a un nuovo fondo "fuori bilancio" per il contrasto ai cambiamenti climatici.

Questo verdetto ha avuto conseguenze significative, ritardando l'approvazione dei conti e costringendo la Germania, per la prima volta nella sua storia, a operare con un bilancio provvisorio. In risposta a questa situazione di incertezza, tutte le spese statali e federali sono state oggetto di revisione e riadattamento, incluso il bonus ambientale noto in Germania come Umweltbonus. 

Per rimediare alla situazione ed evitare un progressivo stop alla transizione, vanificando il lavoro delle Case nel proporre soluzioni sempre più green, i costruttori hanno annunciato di assumersi il premio statale per ovviare alla mancanza di risorse. Alcuni brand, come Stellantis, garantiscono ora un premio completo di 6.750 euro fino alla fine dell'anno e quello di 4.500 euro previsto per il prossimo anno. Una scelta analoga è stata attuata dal Gruppo Volkswagen e da numerosi altri brand.