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a cura di Dario D'Elia

Ieri la Commissione Trasporti del Parlamento UE ha dato il via libera al telepedaggio europeo e al bollo "chilometrico" per i mezzi pesanti. Grazie all'approvazione (a larga maggioranza) di diversi emendamenti manca solo il voto del Parlamento UE e la negoziazione con gli Stati Membri per l'adozione.

"Dando il via libera al telepedaggio unico europeo, oggi l'Eurocamera ha spianato la strada ad un servizio in grado di generare enormi benefici facendo risparmiare milioni di euro a cittadini e imprese", ha dichiarato ieri l'eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini, titolare del dossier. "Si parla di 370 milioni di euro l'anno per chi utilizza le autostrade UE, mentre le aziende che gestiscono tratti a pagamento potrebbero recuperare ogni anno 150 milioni di euro di pedaggi non versati da utenti di altri Paesi europei".

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Lo spirito dell'iniziativa è di armonizzare i sistemi europei in modo che sia possibile per gli automobilisti una più agevole e comoda circolazione sulla rete autostradale. Gli operatori poi saranno costretti a fornire sistemi compatibili con ogni paese e basati su unità di bordo con tecnologia microonde, mobile e satellitare.

L'eurobollo invece si profila come un sistema più efficiente per i veicoli commerciali pesanti - rispetto all'attuale Eurovignette - che tiene conto non solo della tipologia (pesante o leggero) ma anche del chilometraggio. Insomma, chi inquina di più pagherà di più. E la proposta è di introdurre il parametro della distanza percorsa dal 2026 per i mezzi leggeri e dal 2023 per i veicoli pesanti e furgoni merci di oltre 2,4 tonnellate.

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"La proposta è un punto di svolta per raggiungere l'obiettivo del Libro bianco sui trasporti, ossia passare alla piena applicazione dei principi del 'chi inquina paga' e del 'chi usa paga'", ha dichiarato la responsabile del dossier, Christine Revault d'Allonnes del gruppo socialista.

Non a caso verrà richiesto agli stati membri di stabilire tariffe relazionate alle emissioni di CO2; i camion a emissioni zero dovranno essere del 50% inferiori rispetto alla soglia minima.

"La proposta è ambiziosa e include le autovetture, dato che oltre il 60% delle emissioni dei trasporti su strada proviene da tali veicoli. Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi sul clima di Parigi, dobbiamo agire su tutti i fronti con incentivi per i veicoli puliti", ha dichiarato Revault d'Allonnes.