Torna il Dieselgate? Migliaia di BMW hanno un sistema che inganna i controlli

Le autorità tedesche hanno trovato un dispositivo per manipolare il controllo delle emissioni, su diversi esemplari di BMW X3. Si tratta di un vecchio modello.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Le autorità tedesche hanno scoperto un dispositivo che inganna i controlli sulle emissioni su migliaia di BMW X3 diesel in Europa. Una scoperta che in qualche modo riapre il discorso sullo scandalo Dieselgate, che colpì Volkswagen (e altri marchi) nel 2015. 

Secondo l'ente federale di trasporto tedesco, Kraftfahrt-Bundesamt (KBA), sono stati trovati dispositivi di inganno sulle emissioni su modelli BMW X3 diesel costruiti tra il 2010 e il 2014. Parliamo quindi di veicoli immatricolati prima del Dieselgate, ma che non erano stati toccati dalla prima ondata di controlli. 

Secondo il KBA i modelli in questione, con motorizzazioni 1.8 e 2.0, producono ossidi di azoto al di fuori dei limiti legali quando l'aria condizionata è accesa. Con il condizionatore spento invece - che è anche la condizione dei testi ufficiali - il sistema riduce il livello di emissioni. 

BMW ha fatto sapere di essere al lavoro su una soluzione software per i veicoli circolanti - si stima circa 150mila esemplari in Europa. Il produttore tedesco tuttavia non scarta l’ipotesi di contestare le accuse in tribunale. 

Al di là del caso specifico, la vicenda mette in cattiva luce il marchio BMW, proprio mentre tutte le aziende del mondo stanno facendo il possibile per apparire il più sostenibili possibili. Si sforzano così tanto, in effetti, che l’Europa ha dovuto varare norme contro il greenwashing. BMW, dunque, sicuramente non è contenta di apparire come un’azienda inquinante; anche se si parla di vecchi modelli e anche se, dopotutto, fabbricano automobili e non si può certo pensare che sia un’attività a beneficio dell’ambiente.

Sicuramente è fondamentale che ci sia una vigilanza costante da parte delle autorità e tutte le parti interessate alla sostenibilità, e altrettanto sicuramente non si può delegare tutto alle aziende - visto che essere sostenibili va contro il loro interesse diretto. Allo stesso tempo ci servono aziende più trasparenti, che abbiano il coraggio di dire chiaramente cosa fanno e che si prendano le proprie responsabilità. Anche e soprattutto quando farlo significa perdere soldi. 

Perché la sostenibilità ha un costo, e il conto lo devono pagare tutti.