Toyota Prius è diventata una ibrida plug-in | La nostra prova

Toyota lancia in Italia la nuova Prius in versione plug-in hybrid: batteria da 13.6 kWh per circa 80 km di autonomia in modalità EV.

Avatar di Francesco Daghini

a cura di Francesco Daghini

Toyota Prius è giunta alla quinta generazione dopo 25 anni sul mercato, periodo durante il quale sono stati venduti 5 milioni di esemplari: sin dalla sua prima generazione rilasciata alla fine degli anni ’90 la Prius è stata capace di distinguersi grazie a tecnologie all’avanguardia, soprattutto dal punto di vista del powertrain ibrido, e questo fa sì che rilasciare una nuova generazione dell’auto che in Italia conosciamo principalmente grazie alla forte diffusione tra i tassisti sia un compito particolarmente delicato. Toyota ha scelto di proporre la nuova Prius nella sola versione plug-in hybrid, dotata di una batteria da 13.6 kWh e di un powetrain ibrido che complessivamente è in grado di erogare 223 cavalli, ben 100 in più della generazione precedente.

Il percorso di elettrificazione di Toyota sta entrando in una nuova fase, e la nuova generazione della Toyota Prius è il primo passo verso un’offerta di auto ibride molto variegate, pensate per rispondere a esigenze diverse; la motorizzazione ibrida “alla spina” permette a Prius di distinguersi dal resto dell’offerta Toyota, che ormai da un paio di decenni ha fatto del Full Hybrid il suo cavallo di battaglia.

Per scoprirla in tutte le sue particolarità siamo volati ad Amburgo, dove Toyota ha organizzato una presentazione dinamica in cui ci ha raccontato l’auto nei minimi dettagli, per poi farcela guidare per un paio d’ore in un percorso misto, con una parte all’interno di Amburgo in cui abbiamo potuto apprezzare l’agilità e la facilità con cui la nuova Prius si fa portare, e un’altra parte nelle strade extra-urbane immerse tra boschi rigogliosi e pascoli di mucche.

Cosa ci ha convinto

Innanzitutto, il look: certo i gusti estetici sono soggettivi ma questa nuova Prius fa del look un evidente punto di forza. La stessa Toyota ammette candidamente di aver dato una maggiore priorità al design rispetto al passato, ma questo non ha avuto un impatto negativo sull’aerodinamica, che resta invariata rispetto alla 4° generazione. La nuova Prius è ancora un’auto dalla linea morbida ma ora è anche molto più moderna, anche grazie a un tetto più basso e più lungo – il punto più alto dell’auto si è spostato verso le ruote posteriori di parecchio, e questo aiuta ad avere un design più armonioso.

Le ruote sono state spinte il più possibile verso l’esterno, aumentando il passo di 50mm, a favore di una maggiore dinamicità alla guida e per aumentare lo spazio all’interno dell’abitacolo.

Un altro aspetto su cui Toyota ha lavorato duramente è proprio quello della dinamicità di guida: non solo il motore ha ricevuto un importante aumento di potenza – 100 cavalli in più rispetto alla generazione precedente – ma la piattaforma è stata al tempo stesso irrigidita e alleggerita. Ora la Prius affronta le curve ad alta velocità senza nessuna esitazione ed è capace di un’accelerazione di tutto rispetto, coprendo lo scatto da 0 a 100 km/h in appena 6.8 secondi.

Tutto questo, tra l’altro, riesce a farlo mantenendo i consumi entro limiti più che accettabili: durante la nostra prova, iniziata con la batteria al 100% di carica, abbiamo percorso circa 90 km con un consumo di 2 litri di carburante per 100 km, portando al tempo stesso la batteria al 40% di carica – bisogna però considerare che l’auto ha viaggiato per lunghi tratti in modalità 100% elettrica, riconoscendo (grazie alla tecnologia di geofencing) che si trovava all’interno di un centro urbano e decidendo quindi di limitare le emissioni. La prova limitata non ci ha permesso di sbilanciarci sui consumi, torneremo su questo aspetto in occasione di una prova più estesa

Emissioni di CO2 che, tra l’altro, sono così basse da consentire alla Prius di accedere agli ecoincentivi per la fascia normalmente riservata alle auto elettriche, con CO2 emessa compresa tra 0 e 20 g per km percorso; la Prius ne emette 11, se si guida in modalità ibrida, e l’agevolazione fiscale diventa quindi particolarmente interessante.

Come anticipato in apertura, la batteria agli ioni di litio installata (sotto ai sedili posteriori, così da non ridurre lo spazio a disposizione nel bagagliaio) sull’auto è di 13.6 kWh e permette una percorrenza in modalità 100% elettrica di circa 80 km, stando ai dati dichiarati da Toyota; il dato è ottimo per la sua categoria, resta da vedere se sarà davvero raggiungibile in una guida normale, senza particolari attenzioni ai consumi energetici.

Una volta saliti a bordo si viene accolti da un’auto dal feeling premium, assemblata con materiali di buona qualità, con finiture molto piacevoli al tatto in tutti i punti dell’auto che vengono maneggiati più di frequente. Molto apprezzati i tasti fisici per tutto quello che riguarda la regolazione del climatizzatore, in un’epoca in cui si tende a “nascondere” tutto nello schermo dell’infotainment.

Cosa non ci ha convinto

Nonostante i grandissimi passi avanti fatti in termini di design e guidabilità, la nuova Prius non è esente da qualche dettaglio che fa storcere il naso: il design della strumentazione per il guidatore non è il massimo, con il display incastonato tra delle plastiche che formano una sorta di culla che inevitabilmente si riempie di polvere, oltre ad avere un aspetto che si discosta da quel feeling premium a cui abbiamo accennato qualche riga fa.

Il caricatore di bordo installato è da 3.3 kW, pertanto, una ricarica completa della batteria da 13.6 kWh impiegherà circa 4 ore: nessun problema se si ha modo di caricare l’auto a casa o al lavoro, mentre se si deve fare affidamento sulle colonnine di ricarica pubbliche – già di per sé spesso occupate da auto plug-in hybrid che impiegano mediamente più tempo a caricarsi rispetto alle elettriche pure – si potrebbe incorrere in qualche difficoltà.

La tecnologia a bordo della nuova Prius è abbondante, con ben 30 sistemi di sicurezza e assistenza alla guida: tra questi abbiamo il monitoraggio intelligente dei limiti di velocità, un sistema che avvisa il conducente con un segnale acustico ogni qualvolta il limite di velocità cambia, e ogni volta che quest’ultimo viene superato dal conducente. Il risultato è che guida un’auto che continua a emettere dei suoni che risultano decisamente fastidiosi: il sistema si può spegnere tramite i comandi presenti sul volante multifunzione, ma come da regolamento europeo si riattiverà automaticamente ogni volta che si accende l’auto.

La visibilità posteriore è tipicamente da coupé, quindi abbastanza ridotta: sulla versione con allestimento Lounge+ che abbiamo testato – la più ricca delle 3 disponibili in Italia – era dotata anche specchietto retrovisore digitale con telecamera posteriore, anche se la resa d’immagine non è la stessa di un normale specchietto e probabilmente ci vuole un po’ di tempo per abituarsi. Noi, a scanso di equivoci, lo abbiamo spento e ci siamo affidati al buon vecchio specchietto.

Come si guida

Come anticipato, l’unione tra il nuovo motore e la nuova piattaforma su cui si basa la nuova Toyota Prius si traduce in un piacere di guida mai raggiunto prima su questo modello della casa giapponese: nessuna esitazione in città, anzi, l’agilità è tanta anche grazie al volante di dimensioni ridotte, mentre quando la strada si apre e la velocità sale, la Prius non disdegna qualche curva allegra e non dà mai la sensazione di essere in difficoltà.

In ogni caso, come potete ben immaginare, la Prius non è un’auto dalle velleità sportive e darà il meglio di sé con una guida tranquilla, quel tipo di guida che riduce al minimo i consumi di carburante, aspetto che è da sempre il focus principale di quest’auto.

Conviene?

Nella versione Active, Toyota Prius ha un prezzo di listino di 42.200 €, cifra che sale a 43.700 € per la versione Lounge e sale a ben 50.000 € per la versione Lounge+, quella con il tetto dotato di pannelli solari in grado di caricare l’auto per circa 8km di autonomia 100% elettrica al giorno, in condizioni ottimali.

Come anticipato, Prius (nelle versioni Active e Lounge) può accedere alla fascia più alta degli ecoincentivi e in caso di rottamazione lo sconto totale può arrivare a 7500 € nel caso della Active, e 7700 € nel caso della Lounge: ciò significa portarsi a casa una ibrida plug-in a 34.700 € o 36.000 € a seconda dell’allestimento scelto, una cifra che la posiziona molto bene sul mercato rispetto a tanti altri modelli “alla spina” che sfiorano, o addirittura superano, i 40.000 €.

Per i clienti più esigenti, principalmente quelli interessati al tetto a pannelli solari che in una settimana di sole è in grado di caricare completamente la batteria, abbiamo la versione Lounge+ proposta con uno sconto Toyota di 6500 €, che porta il prezzo finale a 43.500 €.

Toyota Prius Plug-in Hybrid ha consumi davvero ridotti nonostante il cuore dell’auto sia un motore benzina da 2.0L e a seconda dell’esigenze dei singoli clienti potrebbe diventare un’auto capace di far risparmiare molto carburante, un aspetto che non si può non tenere da conto in un periodo storico come questo.