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a cura di Valentina Acri

La recente ricerca denominata “Italiani e mobilità urbana” condotta da Uber mette in evidenzia come le abitudini sull'utilizzo dell'auto e dei mezzi di trasporto alternativi siano differenti in relazione alle varie generazioni di italiani. Non a caso, dal sondaggio è emerso che l'auto privata è ancora oggi il principale mezzo di trasporto scelto dai cittadini italiani, anche se il suo utilizzo sta gradualmente diminuendo, soprattutto tra i più giovani; questi ultimi scelgono forme alternative di mobilità.

Metro e autobus sono i mezzi più utilizzati dopo l'auto, ma non mancano ormai i cittadini che preferiscono utilizzare bici e monopattini per gli spostamenti in città. La realizzazione di nuove piste ciclabili sta inoltre contribuendo al graduale declino dell'utilizzo dell'auto come mezzo di spostamento.

I dati della nostra ricerca dimostrano che l’auto privata ha sempre minor presa nei confronti delle generazioni più giovani, pur rimanendo un mezzo di trasporto radicato nella nostra cultura, anche spesso a causa della mancanza di alternative efficienti per la mobilità in molte città italiane. Con piacere notiamo che comunque altri mezzi di trasporto stanno man mano crescendo tra le preferenze degli italiani, alcuni tra questi sicuramente più eco-sostenibili e utili a decongestionare il traffico dei centri città, ha commentato Lorenzo Pireddu, Uber Head of Italy.

Dai dati emersi dal sondaggio, oltre il 90% delle persone che hanno partecipato all'analisi per le generazioni dei Baby Boomer, Generazione X (1965 - 1981) e Millennial (1982 - 1994) possiede la patente di guida. Tale percentuale cala al 63,8% tra la Gen Z anche se tutti i giovani hanno confermato l’intenzione di prendere la patente, considerando l'automobile come il mezzo più comodo da poter utilizzare per i propri spostamenti.

L’auto privata resta il mezzo di trasporto preferito con una media del 50% delle preferenze. Seguono taxi e NCC (auto con conducente) per i Baby Boomer (40%), la metro e gli autobus sia per la Gen X (circa il 30%), i Millennial (50%) e la Gen Z (circa il 40%).

Come Uber, cerchiamo di offrire diverse opzioni di trasporto volte all’integrazione e all’estensione delle reti di trasporto pubblico, elementi fondamentali per il futuro della smart mobility nel nostro paese, ha aggiunto Lorenzo Pireddu