Yaris Hybrid Trend Red Edition, la nostra prova su strada

Il Piccolo Genio, è l'azzeccatissimo slogan che accompagna dal lontano 1999 la Toyota Yaris, la vettura ibrida che abbiamo guidato nei giorni scorsi in città e fuori.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Alcuni grandi marchi sono riusciti ad affermarsi così bene nel mercato che sono diventati sinonimi dei prodotti che rappresentano: Coca Cola, iPad, Jacuzzi, Kleenex, per citarne alcuni.

Non è ancora accaduto a Toyota, ma al nome "ibrida" probabilmente la prima macchina che verrebbe in mente a molti è senza dubbi la Prius. Amata da praticamente i taxisti di tutta la Terra, il design della Prius lascia a desiderare e fatica a convincere il raffinato gusto italiano, ma lo stesso non si può dire della Yaris.

L'attuale design delle piccoline della casa giapponese - Yaris e Aygo - ha poco a che vedere con quello precedente, e se cercate una macchina affascinante e dotata della tecnologia ibrida, eccola, è la Yaris.

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Il modello che abbiamo provato è l'ultima versione, ma è d'obbligo ricordare che per quest'anno è atteso un restyle. Siamo però certi che per molti sarà il momento ideale per acquistare questo modello, grazie a forti promozioni per smaltire gli stock delle concessionarie, senza ovviamente considerare chi si affiderà a un usato. Insomma, vogliamo darvi la nostra opinione.

Giovanile e moderna

Il frontale affusolato segue lo stesso linguaggio stilistico ripreso dall'ultima Aygo, e disegna un motivo a "X",  che ben si fonde con i gruppi ottici diurni a LED e rende questa Yaris simpatica e sportiveggiante, regalendole un aspetto personale, riconoscibile e aggressivo.

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Aspetto aggressivo

Più di un passante, soprattutto se di sesso femminile, le ha lanciato un'occhiata incuriosita, grazie anche alla carrozzeria rossa col tetto nero a contrasto, ai vetri posteriori oscurati e ai cerchi in lega  "Design" da 16"  a dieci razze, che danno l'impressione di essere davanti ad una vettura di categoria superiore.

Un abito rosso non passa mai inosservato e, Toyota stessa, definisce la livrea di questo modello come il colore dell'azzardo, della passione e della personalità. 

All'interno spicca la strumentazione a luce blu e bianca e l'ambiente è quello solido e razionale delle Yaris di ultima generazione con il grande schermo touch screen al centro della plancia, circondato da materiali morbidi e gradevoli al tatto.

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Strumentazione a luce blu e bianca

Un modo per confermare le doti di qualità, affidabilità e completezza di equipaggiamento con cui Toyota avviò l'avventura Yaris nel lontano 1999.

Come sfruttare l'ibrido

Un motore termico da 1.5 litri e 75 cavalli è abbinato a un'unità elettrica da 61 cavalli. Lavorando assieme la Yaris 1.5 HSD è in grado di sprigionare 101 cavalli e una coppia di 111 Nm, numeri di tutto rispetto per un'auto non pensata per correre.

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Motori termico e ibrido

I due motori lavorano assieme, ma il propulsore elettrico può spingere l'auto autonomamente, almeno finché la batteria è carica e la potenza richiesta è limitata. Premete il tasto Start, rilasciate il freno e l'auto inizia a muoversi. Se dosate il pedale, con un'accelerazione molto, ma molto moderata, arriverete in elettrico fino alla velocità di circa 50 km/h. Premete un po' più a fondo e si avvierà il motore termico per offrire la maggior potenza / accelerazione richiesta.

La frenata e il motore termico si occupano di ricaricare la batteria. L'accelerazione in elettrico, senza avviare il termico, è spesso troppo lenta; l'ideale è quindi raggiungere la velocità di crociera, rilasciare l'acceleratore e ripremerlo dolcemente. In questo modo basterà la potenza dell'elettrico per mantenere la velocità di crociera, "veleggiando" sull'asfalto senza consumare carburante. Fino a circa 60 km/h potrete sfruttare questa modalità di guida per minimizzare i consumi.

Nel traffico il sistema ibrido rende al meglio, perché i frequenti rallentamenti permettono al sistema di recupero d'energia (attivo al rilascio dell'acceleratore e in frenata) di rigenerare in fretta le batterie che alimentano il motore elettrico (altrimenti caricate anche da quello termico).

Alla guida

Una volta salito a bordo de "Il piccolo genio", riuscitissimo slogan che accompagna Yaris sin dai suoi primi vagiti, la prima cosa che mi ha colpito è lo spazio a disposizione di guidatore e passeggeri. 

I posti omologati sono cinque, ma l'abitabilità è adeguata per quattro adulti e offre molto spazio alle gambe dei passeggeri posteriori; i più alti, però, potrebbero lamentare la carenza di centimetri nella zona della testa. Un eventuale passeggero centrale è però disturbato dal mobiletto che sporge fra le poltrone (nel quale è ricavato un portabibita). Quanto alle poltrone anteriori, sono ben sagomate e contenitive, tuttavia la regolazione degli schienali a scatti è poco precisa e l'altezza degli attacchi delle cinture di sicurezza non è regolabile.

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La Yaris è un'auto pratica:  sono tanti  i portaoggetti e, anche se il cassetto di fronte al passeggero non è particolarmente ampio, è refrigerato; il bagagliaio ha il piano di carico rialzabile per ottenere una superficie piatta quando si reclina lo schienale del divano. La presenza delle batterie non penalizza la capienza del bagagliaio: il vano (286 litri che diventano 950 quando si abbattono i sedili posteriori) è però più piccolo e meno sfruttabile di quello di alcune rivali dirette, come ad esempio quello della Honda Jazz Hybrid.

I tasti dei comandi sulla plancia sono pochi e ben suddivisi, mentre un'utilissima porta Usb per ricaricare il proprio spartphone è stata posizionata sopra al pozzetto situato davanti al cambio, di fianco alla presa 12V.

La Yaris è agile in città e piacevole da guidare fra le curve, Toyota Safety Sense mantiene il piacere di guida e, con la motorizzazione ibrida, unisce prestazioni discrete a bassissime emissioni e consumi. 

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Luici diurne a LED

Grazie all'eccellente lavoro svolto ai bassi regimi dal motore elettrico la Toyota Yaris Hybrid offre uno scatto interessante (11,8 secondi sullo "0-100"), ed anche sulle strade statali la piccola nipponica regala parecchie soddisfazioni: merito della buona erogazione del motore e, soprattutto, di un assetto riuscito che garantisce una buona agilità tra le curve.

La rumorosità è piuttosto bassa e la vettura si conferma correttamente insonorizzata anche a velocità sostenuta, salvo quando si preme a fondo l'acceleratore e il 1.5 sale in fretta di giri: è il tipico "effetto scooterone monomarcia" dovuto al cambio automatico a variazione continua (CVT) di serie, tanto fluido ad andature normali quanto poco efficace nel  gestire i regimi elevati.

Una volta entrati in sintonia con il cambio CVT, ci si rende conto che risponde sempre con dolcezza, riduce lo stress di guida ed è facile da usare perché ha le stesse posizioni di un qualsiasi automatico: P (parcheggio), R (retromarcia), N (folle) e D (marcia normale); in più c'è la posizione B, che attiva un freno motore, utile nelle discese.

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Cambio CVT

La D è quella da usare nel 99% dei casi, mentre la B è da preferire in discesa, perché per ricaricare le batterie viene sempre tenuto il motore termico acceso.

Il cambio a variazione continua non la rende dunque sportiva, ma ne accentua il comfort e la facilità di guida. 

Premendo il tasto EV entro i 50 km/h, e mantenendo il piede di velluto, si può percorrere circa un chilometro e mezzo con il solo motore elettrico e viaggiare senza restrizioni nel centro delle grandi città.

Il comune di Milano, anche per il 2017, ha confermato l'opportunità di accedere gratuitamente all'Area C con i veicoli della gamma Toyota Hybrid.

Tra le altre agevolazioni riservata ai veicoli della Casa giapponese alimentati dalla combinazione tra motori benzina ed elettrici ricordiamo anche l'esenzione del pagamento del bollo, il parcheggio gratuito sulle strisce blu e l'accesso, gratuito o a tariffa ridotta, nelle zone a traffico limitato di altre città italiane.

Lo sterzo è diretto  e per nulla pesante, con il volante che ospita i consueti comandi del sistema infotainment. L'assetto è invece un po' rigido e non è il massimo per chi vuole affrontare viaggi in autostrada con la piccola ibrida del Sol Levante ma le sospensioni  assorbono al meglio le asperità dell'asfalto. I freni sono poco modulabili e bisogna farci un po' l'abitudine perchè non regalano una grande sensazione di sicurezza alle alte velocità.

Grande schermo centrale

Touch 2 è il nome del sistema di controllo che aggrega varie funzioni su un grande schermo touchscreen da 7" posizionato al centro della plancia (che con sovrapprezzo può essere implementato della funzione di navigazione). È posizionato in maniera tale da essere facilmente raggiungibile sia dal guidatore sia dal passeggero, e se da una parte questa può essere considerata una buona notizia, dall'altra significa che non offre un'ergonomia perfetta; dovrete spostarvi leggermente dalla posizione di guida per raggiungerlo, ma almeno i menù grafici e la sensibilità permettono di inviare input precisi e veloci.

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Touch 2

Tramite alcuni pulsanti posizionati ai lati si accede alle varie funzioni. Navigatore, musica e computer di bordo, principalmente, e un menù impostazioni da cui regolare le funzioni di connettività e le informazioni visualizzate. Con il bluetooth è possibile collegare uno smartphone in vivavoce, nonché riprodurre musica da qualsiasi servizio utilizzabile con lo smartphone; se preferite potete inserire una pendrive nella porta USB e riprodurre dei file MP3.

Questo schermo è collegato alla videocamera di retromarcia, che una volta innestata la retro, mostra un'immagine di qualità discreta. Non c'è l'assistenza alla manovra, ma aiuta molto.

Consumi

Toyota parla di oltre 30 km/l, una previsione troppo ottimista. Con una guida che possiamo definire "normale", fatta di motore elettrico alle basse velocità e veleggiamento fino a 50-60 km/h, e di termico negli altri casi, nel misto farete i 20 km/l. Qualcosa di più nel ciclo extraurbano. Non serve un ibrido per raggiungere questi risultati, ma rimane comunque un consumo di tutto rispetto.

Accessori che non ti aspetti

Anche sulla "piccola" Yaris, Toyota ha portato alcuni accessori che non sempre ci si aspetta su automobili di questa fascia, e che sono disponibili con pacchetti dal costo contenuto. Stiamo parlando dei fari abbaglianti automatici, che si accendono autonomamente quando l'illuminazione stradale è insufficiente e si spengono quando s'incrociano altre auto.

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Fari abbaglianti automatici

Un sistema di pre-collisione, con radar sempre attivi, che in caso di rilevazione di un ostacolo in veloce avvicinamento ci avvisa con un messaggio sonoro e visivo, nonché il sistema di avviso di superamento della corsia. Questi tre accessori sono inclusi nel "Safety Pack", mentre compongono il "Tech Pack" i sensori pioggia e crepuscolare, specchietto retrovisore elettrocromatico e specchietti esterni richiudibili elettricamente. A richiesta c'è anche il Cruise Control, che devo dire non è dei più comodi da usare, ma fa il suo dovere.

Verdetto

La Yaris ibrida è l'auto perfetta per chi si muove principalmente in città trafficate, dove la motorizzazione elettrica e il cambio automatico fanno realmente la differenza ogni qualvolta ci si muove a singhiozzo e con una velocità di crociera bassa, magari da abbinare al sistema pre-collisione. Un bel bagagliaio per andare a fare una spesa generosa, abbastanza spazio dietro per caricare i bambini, e un sistema d'intrattenimento che rende più sopportabili le tante ore in auto. Tutto in dimensioni non eccessive, ma con un occhio attento al look.

La piccola ibrida giapponese può circolare liberamente nelle zone a traffico limitato e non è quindi un caso che questa vettura sia la "segmento B" più venduta a Milano e a Roma.