Anche i piccoli esercizi si stanno convertendo ai pagamenti digitali

Uno studio commissionato da Visa mostra come il panorama dei pagamenti stia cambiando anche per le aziende e gli esercenti più piccoli.

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a cura di Dario Orlandi

In Italia la diffusione dei pagamenti digitali è cresciuta molto negli ultimi anni, ma rimane ancora sensibilmente inferiore rispetto ad altri Paesi europei.

Uno dei motivi spesso addotti per questo ritardo nella digitalizzazione riguarda le specificità del tessuto produttivo e del commercio italiano, caratterizzato da un gran numero di imprese piccole o piccolissime.

Secondo uno studio realizzato dall’Osservatorio Visa insieme a Ipsos, il panorama è destinato a cambiare nel giro di pochi anni.

L’89% degli intervistati, infatti, si aspetta che i pagamenti digitali diventeranno maggioritari nel giro di tre o quattro anni.

I vantaggi di questa soluzione per le imprese comprendono un incremento del giro d’affari (26%), maggiore velocità di accredito dei pagamenti (24%), protezione dalle frodi o dalle rapine (21%) e la possibilità di offrire un servizio più amichevole in particolare per la clientela straniera (21%).

I driver di cambiamento

L'adozione di questi strumenti è spinta anche dai clienti: il 66% degli esercenti ha infatti rilevato una crescita sostanziale nell’uso dei dispositivi di pagamento diversi dalla tradizionale carta di credito, come smartphone o dispositivi indossabili.

Il cambiamento delle abitudini ha portato all’aumento dei pagamenti contactless anche con la tradizionale carta.

Questa tendenza è confermata anche dalle risposte fornite dagli utenti: il 68% degli intervistati dichiara di aver utilizzato più spesso negli ultimi anni la carta in modalità contactless per pagare i propri acquisti.

Secondo le Pmi intervistate, alcuni avanzamenti tecnologici potrebbero facilitare la diffusione dei pagamenti digitali migliorando l’esperienza del cliente: in particolare, i sistemi Tap To Phone (per ricevere i pagamenti direttamente tramite smartphone) sono risultati interessanti per il 73% delle imprese che ancora non offrono una soluzione di pagamento digitale.

Le difficoltà incontrate riguardano in primo luogo da problemi di carattere tecnologico (60%) e soltanto in seconda battuta dai costi del servizio (36%).

Tra i venditori è sorprendente il grado di conoscenza delle criptovalute (89% degli intervistati); 3 su 10 ritengono addirittura che questi strumenti si faranno strada come metodo di pagamento.