Come difendere l'azienda dagli attacchi informatici

Gli attacchi rivolti a livello di applicazioni web sono cresciuti del 60%. I suggerimenti di Akamai per farvi fronte

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a cura di Giuseppe Saccardi

In un mondo iperconnesso come quello di oggi, gli utenti si aspettano che i siti internet rispondano immediatamente, a prescindere da che dispositivo viene utilizzato. Se si è dipendenti di un'azienda, poi, si vuole accedere con i propri dispositivi in modo veloce alle applicazioni aziendali.

Per molte organizzazioni, dunque, il successo aziendale dipende fortemente dalla propria presenza digitale. Sfortunatamente, osserva Akamai,  i malintenzionati del web conoscono bene questo nuovo trend e sono diventati abili nell'usare tecniche DDoS per bloccare l'accesso a questo importante canale aziendale.

Luca Collacciani

Luca Collacciani

Come evidenziato dall'ultimo il Rapporto sulla Sicurezza di Akamai (Q1 2015), all'inizio del 2015 si sono registrati nuovi record nel numero di attacchi DDoS, più che raddoppiati rispetto all'inizio del 2014 e in crescita del 35% rispetto all'ultimo trimestre dello scorso anno.

Gli attacchi rivolti a livello di applicazioni web sono cresciuti del 60% nello stesso periodo. Per quelle organizzazioni per le quali il successo aziendale dipende dai loro siti, un attacco rappresenta un problema significativo in quanto può avere impatto sulla disponibilità e sulle prestazioni del sito o dell'applicazione più di ogni alta cosa.

Di fronte a queste premesse, la corsa all'approvvigionamento di soluzioni per la protezione dovrebbe essere la norma. E invece no, evidenzia Akamai. Quando si tratta di sicurezza informatica, sembra prevalere un atteggiamento di indifferenza.

Ma cosa si può fare in proposito? Secondo Luca Collacciani, Senior Director Web Performance EMEA di Akamai, per affrontare in modo efficace la minaccia dei cyber attacchi, le aziende devono dedicare maggiore attenzione alla protezione delle loro infrastrutture e degli asset digitali. I cyber criminali sono sempre più organizzati e aggressivi, quindi sebbene la difesa dei dati e dell'azienda non sia un compito affatto facile, ci sono alcune strategie fondamentali che bisognerebbe mettere in atto.

Vediamo alcuni punti che suggerisce Collacciani: