Cresce la startup Heres, 8 milioni di conversazioni multilingua

La società bolognese, specializzata nello sviluppo di agenti conversazionali multicanale e multilingua, ha registrato nel 2020 il più alto numero di chatbot attivi in Italia

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a cura di Antonino Caffo

Una rapidità di comprensione e risposta superiore al 90% in soli due mesi dall’attivazione grazie all’apprendimento supervisionato e la garanzia di avere la massima personalizzazione delle informazioni con un sistema di intelligenza artificiale verticale, sviluppato per una conversazione virtuale perfetta che semplifica il servizio e migliora l’esperienza dell’utente.

Puntare sull’architettura delle conversazioni è da sempre l’obiettivo di Heres.ai, la startup innovativa nello sviluppo degli agenti conversazionali virtuali multicanale e multilingua, con sede a Bologna, che per l’anno in corso punta ad allargare l’organico e a consolidare il team di Conversation Designer, esperti in progettazione e costruzione delle conversazioni virtuali per automatizzare i processi aziendali e migliorare l’esperienza dell’utente nelle fasi di acquisto online o nella richiesta di informazioni.

Con una crescita del fatturato del +20%, passata da 360 mila euro nel 2020, a 440 mila euro registrati nel solo primo trimestre 2021, l’obiettivo dell’azienda è quello di chiudere l’anno superando i 600 mila euro e di sviluppare di nuovi progetti verticali, già in corso, nel campo della psicoterapia, del settore proptech, dell’education e dell’e-commerce.

Nata nel 2017, oggi Heres si inserisce nel panorama dell'Intelligenza Artificiale come l’azienda con più alto numero di bot attivi in Italia: con circa 25 agenti conversazionali, addestrati dal team di Conversation Designer e integrati a e-commerce e siti web, per un totale di oltre 8 milioni di conversazioni sviluppate in soli 4 anni dal primo chatbot online.

La funzionalità multilingue, che rende fruibili le conversazioni in 30 lingue differenti, è un’altra delle caratteristiche degli assistenti virtuali di Heres, grazie all’integrazione con il motore NLU (Natural Language Understanding) di Google.

L’architettura della piattaforma porta i sistemi della società bolognese a essere una delle poche soluzioni adatte a ogni tipo di utilizzo, in ogni settore, in grado di raggiungere un livello di efficacia della conversazione superiore al 90% in meno di 6 mesi dall’attivazione del chatbot, che hanno portato a una riduzione delle chiamate al centralino (contact reduction) di oltre il 40%.

Ci concentriamo nello sviluppo dell’interfaccia e della conoscenza di base degli agenti conversazionali per renderli armonici e integrabili perfettamente con il contesto in cui andranno a inserirsi".

"La personalizzazione dell’ecosistema e delle conversazioni sono la chiave che porta i nostri chatbot evoluti a vivere un’esperienza di acquisto o di conversazione che vada oltre le aspettative dell’utente, con un approccio Human-AI in cui l’essere umano è al centro del processo”, spiega Andrea Gabrielli, Amministratore delegato di Heres.

A consolidare la conoscenza e il controllo delle tecnologie conversazionali è un gruppo di Conversation Designer, composto da figure laureate in discipline umanistiche e altre con competenze di sviluppo informatico, che definiscono l’esperienza conversazionale e progettano ogni aspetto dell’agente conversazionale.

Dalla costruzione della conoscenza di base all’allenamento proattivo del chatbot, in Heres la personalizzazione delle informazioni e delle interazioni con il cliente ha portato l’azienda a consolidare partnership con realtà del calibro di Gruppo Prénatal, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Lloyds Farmacia, Easycoop, Shimano, Motoabbigliamento, Ianiri Informatica, Service Trade, SEW Eurodrive, Gottardo, Yeppon, DPV, Università e-Campus, Mondadori Education e Rizzoli Education.

L’obiettivo di Heres per il 2021, inoltre, è quello di assumere nuove figure nell’area Sviluppo e di allargare il team di Conversation Designer, da formare in azienda per l’utilizzo delle tecnologie enterprise impiegate e per lo sviluppo delle interfacce conversazionali.

Tra le posizioni aperte, la ricerca è rivolta a una figura di Business Developer, una di Senior Developer e una di Junior Developer, e Conversation Designer. La ricerca è aperta anche a giovani e laureati motivati da poter inserire nel proprio team inviando una candidatura spontanea.