Facebook Italia a fianco delle PMI con la seconda fase del progetto #piccolegrandimprese

Il gruppo ha rilasciato due nuovi studi sull’impatto del Covid-19 sulle PMI e sui consumatori italiani, avviando ulteriori progetti di sviluppo

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a cura di Antonino Caffo

Sono più di 180 milioni le aziende nel mondo, 25 milioni solo in Europa, che utilizzano Facebook e le sue app ogni mese per entrare in contatto con i propri clienti e per continuare a crescere. Molte di queste sono piccole e medie imprese.

Nello specifico, Facebook Italia ha deciso di essere ancora più vicina alle PMI nostrane, annunciando la seconda fase del programma #piccolegrandimprese, il piano lanciato a luglio 2020 per supportare la ripresa e la trasformazione digitale delle piccole attività, duramente colpite dalla crisi economica generata dalla pandemia da Covid-19.

Dal 24 settembre a fine dicembre 2020, infatti, #piccolegrandimprese si arricchisce con i “Facebook Business Open Days”, webinar gratuiti mensili, con supporto e live-chat con gli esperti di Facebook e dei partner Shopify, Talent Garden e Freeformers, a cui le PMI interessate potranno registrarsi direttamente dall’hub online dedicato.

Alcuni dei temi che verranno affrontati sono: come creare la propria presenza online su Facebook e Instagram; come utilizzare i servizi di messaggistica istantanea, come Messenger e WhatsApp, per il proprio business; gli strumenti di Instagram per il business; i vantaggi di vendere online con il supporto dalla piattaforma di e-commerce Shopify; Freeformers, azienda specializzata in formazione e tecnologia, metterà a disposizione le proprie tecniche dedicate a come far crescere il proprio pubblico tramite le strategie di marketing online; Talent Garden, la piattaforma leader in Europa per il networking e la formazione nell’ambito dell’innovazione digitale, terrà training sull’innovazione per le PMI e su come cogliere le potenzialità di business che questa offre.

Anche se diversi paesi nel mondo stanno uscendo dallo stato di emergenza legato alla pandemia, lentamente facendo ripartire le loro economie, molte piccole e medie imprese continuano ad affrontare situazioni di incertezza. Una realtà che riguarda anche le PMI italiane. La terza edizione del Global State of Small Business Report, la ricerca realizzata da Facebook in collaborazione con Banca Mondiale e OCSE in oltre 50 paesi, evidenzia infatti che le piccole e medie imprese nazionali continuano a registrare un calo delle vendite e una riduzione sostenuta dell'occupazione a causa della pandemia COVID.

Sono infatti il 93% le PMI presenti su Facebook che hanno dichiarato di essere operative a luglio 2020 (rispetto all'84% di maggio e l'88% di giugno) ma il 66% ha comunque subito un calo delle vendite rispetto allo stesso mese dello scorso anno e il 27% ha ridotto il numero di dipendenti a seguito della pandemia da Covid-19. Trasformare il proprio business dal punto di vista digitale sta, quindi, diventando sempre più importante: dall’indagine emerge che il 31% delle PMI operative su Facebook ha realizzato, nell’ultimo mese, oltre il 25% delle proprie vendite in digitale.

La pandemia, inoltre, ha portato un significativo cambiamento nei consumatori. Un nuovo studio di Deloitte commissionato da Facebook a luglio 2020, il Digital Tools Consumer Survey, ha analizzato l'impatto del Covid-19 sui modelli di acquisto dei consumatori e sul loro uso degli strumenti digitali per la ricerca e l'interazione con le imprese. Secondo la ricerca, in Italia, il 48% dei consumatori ha incrementato gli acquisti online dall'epidemia, modificando non solo la tipologia di prodotti acquistati, ma anche i luoghi di acquisto e il modo con cui trovare nuovi negozi o prodotti. Anche i sistemi di pagamento online sono sempre più utilizzati dai consumatori italiani - 49% degli intervistati - come anche l'uso dei social network e della messaggistica online per comunicare con le imprese (il 56% ne ha incrementato l’utilizzo).

Dall’indagine emerge, inoltre, anche un interesse crescente verso le attività locali, una tendenza che si è evidenziata durante i mesi di lockdown ed è proseguita anche nei mesi successivi: il 57% dei consumatori nostrani, infatti, ha iniziato ad acquistare da nuove piccole imprese locali o presenti sul territorio nazionale, soprattutto per la migliore offerta o il servizio più rapido che mettono a disposizione rispetto ad altri negozi (61% degli intervistati).

Per il 30% dei consumatori è stato possibile intercettare queste PMI grazie all’utilizzo di uno strumento digitale. Tra questi strumenti digitali e tra le app dell’ecosistema di Facebook, il 70% dei consumatori intervistati ritiene WhatsApp importante per la comunicazione con le aziende e il 56% ha dichiarato lo stesso per Facebook.

«In seguito alla pandemia, molte aziende si sono trasferite online per raggiungere i clienti, dato che non potevano più farlo di persona. I vantaggi di questo approccio si sono dimostrati evidenti: le aziende che vendono online aumentano il fatturato e offrono maggiore sicurezza ai loro dipendenti».

«Circa il 20% delle PMI attive su Facebook a luglio, infatti, ha dichiarato che nell’ultimo mese oltre il 50% del proprio business è stato realizzato attraverso i canali digitali» sono le parole di Luca Colombo, Country Director di Facebook Italia. «Gli strumenti gratuiti offerti da Facebook sono stati un'ancora di salvezza per molte piccole imprese che hanno fatto questo salto e, come Facebook Italia, continueremo a sostenerle mentre si adattano a questo momento di incertezza».