Fujitsu dimezza i costi energetici dei server Primergy con il raffreddamento a liquido

Il raffreddamento a liquido su chip consente una densità di data center fino a cinque volte maggiore e il calore generato può riscaldare gli edifici

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a cura di Giuseppe Saccardi

Fujitsu ha esteso la sua gamma di soluzioni server di alto livello per quanto concerne prestazioni, affidabilità ed efficienza energetica destinate ad ambienti scale-out di grandi dimensioni (compreso l'High Performance Computing - HPC) con l'introduzione della nuova Cool-Central Liquid Cooling Solution che, ha evidenziato l'azienda, permette di ridurre i costi di raffreddamento di fino al 50%.

In un mondo in cui i costi dell'energia salgono e le densità rack aumentano, la nuova soluzione predisposta da Fujitsu, ha aggiunto, è volta a permettere ai responsabili di data center di minimizzare la bolletta elettrica e di migliorare il rispetto di più severi requisiti o linee guida inerenti l'efficienza energetica.

Fujitsu DataCenter

Lo sviluppo della nuova soluzione deriva dalla sua considerazione che ad oggi un data center consuma fino al 40% della propria energia a scopo di raffreddamento, quindi la riduzione di questa voce è essenziale per riuscire ad abbattere i costi operativi dei data center.

Un'ulteriore priorità dei clienti HPC in particolare è poi quella di massimizzare ogni metro lineare di potenza di calcolo. Il tal senso, il nuovo Server PRIMERGY CX400 M1 raffreddato a liquido e i suoi nodi cluster sono utili per raggiungere questo obiettivo,  incrementando la densità dei data center fino a cinque volte e, ha spiegato Fujitsu, arrivando a un massimo di 160 processori Intel Xeon e 1280 moduli di memoria per rack standard.

In sostanza, con una conseguente potenza assorbita di 30 kW per rack, il raffreddamento a liquido gioca un ruolo essenziale nel mantenere il data center entro un intervallo di temperatura accettabile.

Fujitsu prevede addirittura che i server ad alta densità possano superare il limite dei 50 kW per rack entro il 2016, e di conseguenza sta mettendo a punto la tecnologia modulare ed espansibile di cui i clienti avranno sempre più bisogno in futuro.

La Fujitsu Cool-Central Liquid Cooling Solution, evidenzia la società, permette significativi risparmi grazie alla tecnologia di raffreddamento a liquido estendendoli a un più ampio ventaglio di clienti. Oltre a massimizzare la densità rack e abbattere i costi di alimentazione e raffreddamento, l'investimento richiesto per creare nuovi data center raffreddati a liquido risulterebbe assai più contenuto rispetto a quelli delle tradizionali infrastrutture raffreddate ad aria.

Oltretutto è possibile ridurre ulteriormente i consumi energetici complessivi dal momento che il calore di scarto, sotto forma di acqua calda a 60 °C, può essere facilmente riciclato per riscaldare o raffreddare uffici, abitazioni o altri edifici.

"Fujitsu sta rivoluzionando il design dei data center ed è il primo grande vendor a proporre il raffreddamento a liquido direttamente su chip per una implementazione e gestione più efficiente dei data center scale-out. Il raggiungimento di un valore PUE (Power Usage Effectiveness) vicino a 1,0 dimostra quanto possa essere ottimizzato l'utilizzo dell'energia in un data center. La Fujitsu Cool-Central Liquid Cooling Solution permetterà ai nostri clienti di far scendere il loro PUE fino a 1,06 semplificando contemporaneamente il riciclo del calore di scarto perché possa essere sfruttato altrove", ha dichiarato Uwe Romppel, Head of Product Management Server di Fujitsu.

Come funziona il  raffreddamento a liquido

La soluzione è stata ideata in partnership con la danese Asetek, società che produce sistemi per il raffreddamento a liquido. In seguito alla collaborazione, Fujitsu ha messo a punto un'innovativa tecnologia direct-to-chip per il raffreddamento a liquido dei data center che assorbe il calore dagli ‘hot spot' creati all'interno dei server da componenti come CPU, GPU e moduli di memoria, avvalendosi di un percorso completamente liquido che espelle il calore nell'ambiente esterno senza bisogno di altri apparati.

Fujitsu   Primergy PY rack server

Server Primergy

Presentati in occasione della manifestazione ISC High Performance HPC Event, questi nuovi sistemi PRIMERGY rappresentano le ultime novità di una nutrita serie di tecnologie per l'efficienza energetica che mettono a disposizione dei clienti Fujitsu server ad alte prestazioni e basso consumo parallelamente a significative riduzioni dei costi nella progettazione, costruzione e gestione operativa di grandi data center scale-out per aziende, centri di ricerca e sviluppo e università.

Fujitsu continua peraltro a ottimizzare i propri server x86 per la virtualizzazione e gli ambienti cloud. I dati parlano da soli. L'efficienza energetica dei sistemi Server PRIMERGY, ha dichiaro l'azienda, è migliorata di un fattore 30 da quando sono state avviate le misurazioni dei livelli di consumo e prestazioni nel 2007.

"L'accordo di Asetek per diventare OEM di Fujitsu con la nostra tecnologia di raffreddamento a liquido D2C RackCDU migliora ulteriormente la capacità di Fujitsu di fornire soluzioni per l'efficienza dei data center e la riduzione dei costi operativi. Con la sua presenza globale e la posizione che detiene sul mercato, Fujitsu è destinata ad amplificare l'adozione della nostra tecnologia di raffreddamento a liquido nei data center di tutto il mondo. Consideriamo questo annuncio come un importante traguardo per Asetek e i suoi stakeholder, e il nostro primo ordine congiunto rientrante nell'accordo rappresenta già il più grande ordine singolo mai ricevuto per i nostri prodotti RackCDU", ha dichiarato  André Sloth Eriksen, fondatore e CEO di Asetek.