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a cura di Giuseppe Saccardi

Marco Pozzoni, responsabile per l'Italia di NetApp, ha illustrato su cosa NetApp si appresta a puntare nel suo prossimo anno fiscale appena iniziato per favorire la trasformazione digitale delle aziende clienti, , una trasformazione che sempre più fa leva sul cloud pubblico, sul cloud ibrido e sugli analytics per trarre beneficio dalle informazioni e riorganizzare i processi aziendali.

Tre gli aspetti del percorso verso l'innovazione che persegue NetApp. Il primo consiste nell'abilitare l'innovazione tramite l'ampio utilizzo del cloud, sia in base ad accordi con i principali provider come Amazon e Microsoft, a cui si è da poco aggiunta Google, che tramite lo sviluppo di soluzioni iperconvergenti e ad altissime prestazioni che permettono di realizzare un cloud a casa propria. Il secondo nel permettere alle aziende di far leva proprio sul cloud per poter realizzare e rilasciare rapidamente nuovi servizi atti a espandere il business. Il terzo consiste nel modernizzare l'architettura dell'IT tramite l'ausilio di apparati basati su tecnologia storage flash in grado di interagire in modo trasparente con i servizi del cloud pubblico.

In pratica, osserva il manager, con le nuove soluzioni flash a portfolio e le piattaforme iperconvergenti come quelle realizzate assieme a Nvidia, è possibile realizzare un IT che coniuga il cloud privato con quello pubblico basato indifferentemente su Aws, Azure o Google e movimentare da un ambiente all'altro e in modo automatico i dati in modo da disporre di una soluzione altamente performante, sicura, che risponde a buona parte delle esigenze di protezione espresse dal GDPR.

Conferma dell'impegno di NetApp per una strategia sempre più data driven è il citato accordo siglato con Google e il rilascio di NetApp Cloud Volumes, un servizio di file storage nativo in cloud integrato con Google Cloud Platform (GCP).

Sul piano operativo il servizio abilita la realizzazione di sincronizzazioni automatiche, di copie snapshot ed è stato ideato in modo particolare per la migrazione di qualsiasi workload, inclusi file service, analytics, database, disaster recovery e DevOps.

Un esempio di questa strategia basata su cloud e tecnologa flash è il nuovo AFF A800, una piattaforma di classe enterprise NVMe end-to-end che presenta una latenza costante, secondo dati di targa, inferiore ai 200 microsecondi nell'intero percorso che va dall'application host fino al data storage, e che comprende le funzioni di sicurezza e flessibilità derivanti dall'utilizzo del sistema operativo NetApp ONTAP 9.4.

Ampia la scalabilità della soluzione,  che può fornire una capacità di  11,4 milioni di IOPS in  un cluster NAS di 24 nodi con un throughput superiore ai 300 GB al secondo.